Parrocchia Santa Maria del Carmelo

Trieste - Gretta

Gruppo Ragazzi


“Su e giù per i ponti di Venezia” 
(cronaca di sabato 1 ottobre 2022) 


Dopo lunghe, intense e tartassanti imprese all’insegna del lavoro, è giunto il momento di concedersi un momento di otium per gli ormai stanchi animatori del Grest. E perché non passarlo all’insegna della cultura visitando una delle città più belle d’Italia? Ebbene sì, prendendo puntualmente un treno, guidati dal sommo doge P. Angelo, i migliori educatori di Trieste si sono recati a Venezia!   
Dunque inizia una visita breve e concentrata di tutte le bellezze della città. Si comincia dal giardino mistico del Convento dei Frati Carmelitani Scalzi, che unisce lo spirituale al bucolico, per poi passare alla Chiesa di Santa Maria di Nazareth, ornata da nobili menti veneziane e non solo. Si procede poi in un lungo itinerario attraverso bellezze come il ponte di Rialto, famoso per la spettacolare vista del Canal Grande, o la Basilica di San Marco, così trita di storia occidentale ed orientale, tutto questo per poi ricominciare dai propri passi sul ponte degli Scalzi, per poter ammirare, da un prospettiva diversa, la bellezza che per prima gli animatori avevano visitato, la chiesa di Santa Maria di Nazareth.       
È stata senza dubbio un’esperienza intrisa di cultura e aneddoti raccontati dall’illustre cicerone Padre Ermanno, priore degli “Scalzi” di Venezia, che è stato senza dubbio migliore di moltissime guide a pagamento.  
(mf - animatore del Grest)            


Durante l’intero anno, il gruppo dei ragazzi si impegna nella preparazione, nel lavoro, nello studio, nel gioco e nella preghiera. Tuttavia, è nello svolgimento del ruolo di animatori durante il centro estivo, che esso trova la sua massima espressione.
La seguente presentazione è una voce che parla per tutti.

“ NOI ANIMATORI

Domenica pomeriggio, ore 5, sono a casa, ho già finito di studiare e sto pensando a come passare le mie ultime ore di “festa” prima dell'arrivo di un altro lunedì. Cosa fare? Purtroppo la Playstation® mi ha già annoiato abbastanza, i programmi alla televisione li ho già visti e rivisti tutti, e la maggior parte dei miei amici è sempre occupata e rifiuta i miei continui inviti a stare assieme.
“Ma cosa avrete mai da fare di tanto interessante ogni domenica pomeriggio?” chiedo io in cerca di una risposta; “sempre da studiare?”
“No no, è che ormai tutte le domeniche ci troviamo in oratorio con gli altri”
“Ah, e cosa fate?”
“Ci incontriamo; ogni volta Padre Roberto ci propone un argomento diverso, ne parliamo e ne discutiamo assieme; poi giochiamo a calcio e a volte rimaniamo anche a cena. Perché non vieni anche tu?”
E così ho cominciato a frequentare la Parrocchia, nel 2011. Lì ero uno dei più piccoli, ma questo non importava; puntualmente ci trovavamo in campo, pronunciavamo i vespri per cominciare e ascoltavamo il Parroco che con le sue “catechesi” cercava sempre di farci aprire la mente condividendo il suo pensiero. E tuttora lo schema è rimasto invariato, anche con l'arrivo di Padre Angelo: ritrovo alle 5 per fare due tiri a calcio, vespri alle 6, incontro con il Parroco e cena per completare la giornata tutti assieme. E col passare degli anni, il numero dei ragazzi in gruppo è aumentato sempre di più. Oggi ci troviamo a essere spesso anche in più di 25, ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 13 e i 20 anni; magari durante la settimana non ci vediamo mai, ma la domenica pomeriggio sappiamo che in Parrocchia troveremo un bellissimo gruppo con cui non solo divertirsi, ma anche imparare e lavorare... Già, lavorare, perché non dimentichiamoci che per esempio il GREST non si prepara con uno schiocco di dita, anzi... Prendendo come esempio l'ultimo anno, la preparazione era già iniziata in marzo quando eravamo andati fino a Bergamo per assistere alla presentazione del tema del centro estivo. E poi si dovevano organizzare i giochi, le gite, i film... senza poi dimenticare tutte le parti amministrative che i “responsabili” dovevano gestire. Un lavorone, insomma, che nessuno ci ha chiesto o ci ha obbligato a fare. E allora la domanda che mi hanno spesso fatto è “Perché fate tutto questo? Perché andare in Parrocchia la domenica pomeriggio quando potresti startene a casa davanti alla televisione o uscire con i tuoi amici? Perché stare tre settimane d'estate a sudare svegliandoti la mattina alle 7 quando le potresti passare a Barcola a divertirti? Perché spendere tutto il mese di giugno a star dietro a dei bambini?” Beh, io la risposta l'ho trovata vivendo l'esperienza in prima persona e accorgendomi che tutto ciò che vivo nel contesto dell'oratorio è qualcosa di bello: gli incontri, i lavori, le preparazioni, il GREST...Forse per la guida del Parroco che ci ha dato e ci dà ancora tanto, sicuramente per il gruppo di amici che si è formato che va sempre aumentando, forse ancora per le attività che ci vengono offerte, ma noi “animatori” vediamo la Parrocchia come un luogo comune, un punto di incontro dove siamo liberi di essere noi stessi. E poi il lavoro che portiamo avanti non si può neanche chiamare “fatica”, perché, pur essendo certamente duro, è qualcosa che ci rende sempre più pieni. Prima di iniziare Padre Roberto ce lo aveva detto: “Vi garantisco che sarà un'esperienza che vi renderà pieni e orgogliosi”. Aveva ragione. Già, perché non c'è niente di più bello nel vedere dei bambini divertirsi magari in un gioco che hai inventato tu, nel vederli felici insieme, sorridenti... e così la fatica e il lavoro della preparazione non saranno niente in confronto all'orgoglio che provi nel vederti partecipe di un progetto così grande.
Noi “animatori” siamo ogni anno più contenti di partecipare al GREST e di lavorarci per fare in modo che possa essere più bello possibile; e lo facciamo durante un percorso che inizia già a settembre quando cominciamo ad incontrarci la domenica pomeriggio, magari non per parlare già di cosa faremo a giugno, ma semplicemente per stare insieme, confrontarci, divertirci e continuare a costruire un gruppo che spero possa rimanere sempre così unito.

Alberto Sammartini


Referente il Parroco