ORDINE SECOLARE DEI CARMELITANI SCALZI della PROVINCIA VENETA (O.C.D.S.)
Chiesa Santa Maria del Carmelo
- Trieste -
CHI SIAMO: breve storia ... Leggi
Articoli
Chiamati a seguire Gesù Cristo più da vicino Settembre 2024 Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi |
Maria Grazia Bronzi, formatrice OCDS, vuol far dono della testimonianza chiara e diretta che non si accontenta di raccontarsi ma riserva con semplicità e sincerità un pensiero delicato ad ogni lettore. |
Approccio alla Comunità
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La mia esperienza di fede è iniziata molto tardi. Avevo 50 anni ed ho sentito forte il desiderio di entrare in questo mondo per me assolutamente nuovo con la sensazione di trovarmi nel posto giusto. Andavo a messa alla domenica, facevo le preghiere del mattino e della sera, qualche lettura spirituale, e pian piano, accompagnata da persone in cammino come me, scoprivo tante cose, tutte molto belle, che mi facevano stare bene. talvolta però, non si sa come, il Signore accende una fiammella in fondo al cuore, un calore, un desiderio nuovo, sconosciuto, che attrae. E' successo a me. Mi sono resa conto che mi era necessario trovare il modo e il tempo di stare da sola, in silenzio, pensando al Signore e parlando con Lui. Ma non vedevo nessuno che lo facesse, così mi sentivo strana, diversa, finché mi è capitato di leggere un libro di San Giovanni della Croce e lì ho trovato le risposte a tutti i miei dubbi. Era una chiarissima chiamata che mi era stata stampata nel cuore molto prima che la scoprissi. Con grande gioia e gratitudine mi sono avvicinata all'Ordine Secolare Carmelitano.
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La mia formazione |
Ho incominciato a frequentare con gioia la Comunità Secolare. Dopo un breve periodo di conoscenza ho iniziato il mio percorso di Formazione. Il percorso è impegnativo, richiede serietà, fedeltà, perseveranza … ti apre le porte ad un Ordine! Ma, se Gesù ti vuole, tutto va al suo posto. c'è tanto da scoprire: leggi, preghi, ascolti, finché ti trovi avvolta, affascinata da questo Amore che ha preso in mano la tua vita. L'amore trasforma l'amante nell'amato. Il fuoco che è stato acceso in noi è la fornace nella quale forgiare il nostro essere a immagine e somiglianza di Gesù Cristo che ci ha chiamati a seguirlo più da vicino. Anno dopo anno mi sono sentita sempre più attratta da questo modo speciale di pregare, di amare, di accogliere e vivere la Parola di Dio, e ho scoperto che la paura non c'era quasi più, che la Speranza era il mio futuro, che un Regno di gioia e di pace mi aspettava.
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Vivere nella Comunità |
Certa della chiamata del Signore, sono entrata nella Comunità secolare senza timore, perché dice Gesù: "Quando due o tre persone si incontrano per pregare nel mio nome, io sono in mezzo a loro". Quando lo Spirito santo guida è difficile perdersi e se succede ci si ritrova subito. La mia Comunità è stata , ed è la mia seconda famiglia. Raccolte nello stessa Carisma, respiriamo un'aria di cielo, di pace, di solidarietà, di comunione, di confidenza. Se c'è confidenza non c'è giudizio, ma solo condivisione, comprensione ed aiuto nella necessità. Non solo! Abbiamo sperimentato che questi sentimenti ci accompagnano sempre, questa comunione non ha limiti perché lo Spirito Santo non ha confini. Quando preghiamo in solitudine siamo comunque assieme in preghiera, e questa è una forza che protegge le nostre famiglie, le nostre storie, e non resta chiusa nei nostri ambiti, ma si espande nel mondo intero, dove Dio vuole. |
Essere Formatrice |
Poco tempo dopo aver emesso la mia Promessa Definitiva sono stata eletta Formatrice. Con mia grande emozione il signore aveva realizzato un desiderio che sentivo in cuore, donare quello che avevo ricevuto. Anche se indegnamente, mi sentivo unita a Santa Teresa di Gesù Bambino, Maestra delle Novizie, e su di lei mi sono appoggiata per svolgere nel miglior modo questo compito così importante. Per sei anni ho avuto la grazie di accompagnare una sorella nel percorso di preparazione alla Prima Promessa e poi alla Promessa Definitiva che ha emesso pochi mesi fa. E' stata una esperienza intensa e profonda, per lei che gradualmente si è consegnata senza riserve al Signore, e per me che ho avuto l'opportunità di allargare in qualche modo i miei orizzonti, consapevole che più mi avvicinavo al Signore, maggiormente sentivo la mia inadeguatezza e la mia piccolezza. E questa è una cosa molto bella. |
Mi rivolgo a te, cara persona tanto amata dal Signore da farti sentire una voce nuova in fondo al cuore. Se sei inquieta non temere, ascoltati dentro e vedi se il Signore vuole riservarti qualcosa di speciale. Non chiudere l'orecchio al suo richiamo. Maria Grazia Bronzi Formatrice |
Chiamati a seguire Gesù Cristo più da vicino Gennaio 2024 Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi |
Cercando di presentarci come O.C.D.S. partiamo dal significato delle parole Ordine, Secolare, Carmelitani Scalzi
Ordine: un antico proverbio cita: "Conserva l'ordine, e l'ordine conserverà te!" san Paolo scrive: "Ma tutto avvenga decorosamente e con ordine" (I Corinti 14,40). La parola ordine coglie il suo significato dalla radice scritturistica sapienzale: "Ma tu ha tutto disposto con misura, calcolo e peso" (Sap. 11,20) quindi è il contrario di disordine. La parola ordine vuol dire molte cose: bellezza, equilibrio, armonia,sobrietà, libertà, felicità, puntualità, respiro, pulizia, verità, bontà, stupore, amicizia, meraviglia, gentilezza, stabilità, servizio, fortezza, movimento, fascino, dignità, direzione, amore, condivisione, misura, disposizione, perfezione, legame, attrattiva, comunione, fraternità, fedeltà, costanza, silenzio ... tutto questo, e altro, è Gesù cristo, vero Dio e vero Uomo e nell'ordine, cercato e vissuto è, per tutti, la strada per innestarci in Lui. Chiamati a seguire Gesù Cristo più da vicino. Gesù Cristo ci invita ad entrare in una comunione di amicizia profonda e fedele, ad amarlo senza paura e tentennamenti. Più lo ascoltiamo, meditiamo e mettiamo in pratica la Sua parola più ci avviciniamo a Lui, che è la perfezione assoluta, e più abbiamo bisogno della sua umanità, dell'esempio che Lui ci da come uomo, come figlio di Giuseppe e Maria, e figlio di Diovenuto per occuparsi delle cose del Padre suo (Lc 2,49), il quale continua a ripetere da secoli: " Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!" (Marco 9,7) Chiamati a seguire Gesù Cristo più da vicino in un Ordine Religioso. L'Ordine Religioso è, dunque, una istituzione che rende visibile il comune ideale di vita che porta in sé una dignità, un ordine, perché ha un movimento e una direzione. Per entrare in un qualsiasi Ordine Religioso è importante conoscerne la spiritualità, sentirsene attratti e di aver trovato ciò che il cuore cercava: la propria patria spirituale. Con l'aiuto del Signore e una decisa volontà vengono superate le difficoltà di una formazione lunga, ampia e profonda. Chiamati a seguire Gesù Cristo più da vicino nell'Ordine Secolare. L'ordine nelle cose, me lo ha insegnato mio padre, e questo ha influito sull'ordine mentale. Nel cercare quello che non sapevo, ma verso il quale ero spinta, ho trovato, leggendo "Cammino di perfezione" di S. Teresa di Gesù, la mia patria spirituale. Nell'Ordine, Gesù Cristo è al centro di tutto e, seguendoLo più da vicino, ho trovato e continuo a trovare una spiritualità che sempremi nutr e di cui il mio spirito ha bisogno. Il Signore non solo mi ha dato la vita, dei genitori, l'istruzione una famiglia e una società in cui vivere e per la quale pregare e offrire, ma mi ha dato la libertà di chiamare Dio Padre, Gesù Cristo amico, fratello, confidente. Inabitata dalla SS. Trinità, cerco di essere e di vivere alla Sua presenza, e questo non mi fa sentire sola, dandomi pace e pace. Vera Centi, Presidente |
Chiamati a seguire Gesù Cristo più da vicino Una nuova promessa nell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi Link |
All’offertorio le note del Flos Carmeli! Già questo basterebbe a riempire di emozione la Messa Santa che racchiude al suo interno la Promessa solenne di una sposa e mamma, che con devozione si è affidata alle cure amorevoli di Maria, nel giorno della festa di Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, domenica 1 ottobre 2023. Di che si tratta? Andiamo con ordine. Domenica 1 ottobre nella chiesa della Beata Vergine del Soccorso, Maria Teresa, appartenente all’Ordine Secolare Carmelitano, ha emesso la sua promessa definitiva, di povertà castità e obbedienza. All’ingresso, il caloroso saluto del parroco, don Paolo, prepara l’assemblea alla celebrazione con chiare ed affettuose parole. Ecco, la S. Messa inizia. Il celebrante è il padre Assistente della Comunità Secolare della Provincia Veneta dei Carmelitani Scalzi, padre Angelo che con queste parole introduce la celebrazione: “Cari fratelli e sorelle, siamo qui riuniti per questo sacrificio eucaristico durante il quale la nostra sorella Maria Teresa pronuncerà la Promessa nell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi. Rendiamo grazie a Dio Padre che l’ha chiamata a seguire Gesù Cristo più da vicino, e chiediamo a Lui di accettarla come oblazione insieme a Cristo che si offrì come ostia viva per la vita del mondo.” Dopo la proclamazione del Vangelo inizia il rito della Promessa. La candidata viene chiamata dalla responsabile della formazione, la consorella Maria Grazia, e qui, in piedi davanti al celebrante, Maria Teresa fa la sua richiesta di ammissione alla promessa nell’Ordine Secolare dei carmelitani Scalzi. Le parole sono chiare, non lasciano spazio ad equivoci e l’impegno davvero forte viene sottolineato dalla certezza che è il Signore a chiamare (ora cito testualmente) a vivere il Vangelo di Gesù Cristo nel mondo in unione con Maria. Tale richiesta viene accolta dal padre Assistente per conto della Comunità e, terminata l’omelia, la candidata viene così interrogata: 1) Vuoi abbracciare la forma di vita evangelica che si ispira all’esempio e alle parole di Santa Teresa di Gesù e di San Giovanni della Croce esposta nelle costituzioni OCDS? 2) Chiamata a testimoniare il Regno di Dio vivendo nel mondo una vita evangelica in comunione fraterna, prendendo come modello la Vergine Maria, vuoi essere fedele a questa vocazione? 3) Divenuta membro del Popolo di Dio per mezzo del Battesimo e segnata con lo Spirito Santo nella Confermazione, devi testimoniare Cristo con le parole e con le opere. Vuoi vincolarti più strettamente alla Chiesa per collaborare alla sua missione per mezzo della preghiera contemplativa e dell’azione apostolica? Senza esitazioni Maria Teresa risponde “si, lo voglio.” tutte e tre le volte. Seguono le Litanie dei Santi, molti dei quali Carmelitani, e con gli altri, i coniugi Luigi e Zelia Martin “Degni più del Cielo che della Terra” come li definiva la loro figlia, Santa Teresina che in questa giornata viene festeggiata. Terminata l’orazione la candidata si presenta davanti al sacerdote e legge la formula della Promessa: “io, Maria Teresa, mossa dalla grazia dello Spirito Santo, in risposta alla chiamata di Dio, sinceramente prometto ai Superiori dell’Ordine del Carmelo Teresiano e a voi, miei fratelli e sorelle, di tendere alla perfezione evangelica nello spirito dei consigli evangelici di castità. Povertà e obbedienza e delle Beatitudini, secondo le Costituzioni dell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi, per tutta la vita. Affido filialmente la mia Promessa alla Vergine Maria, Madre e Regina del Carmelo.” Ecco quindi confermato l’impegno nel nome del Carmelo Teresiano e Maria Teresa viene accolta con grande gioia circondata dai suoi cari, le consorelle dell’ordine secolare e gli amici che con grande emozione hanno assistito al rito di una promessa seria che lascia il sapore delicato di una vita bella, sinceramente vissuta in questo mondo come testimonianza umile e discreta. |
Gli spunti di Vera, presidente della Comunità ocds.
Lettere ad un'amica.
Dicembre 2023
Carissima amica ancora questo mese e poi ho finito. Grazie per la pazienza. Accanto a S. Teresa Benedetta della Croce, troviamo S. Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, nata ad Alençon nel 1873, morta a Liesieux nel 1897. E' patrona delle missioni e dottore della chiesa. Leggere le sue Opere è aiutarci a spalancare la nostra anima nel mondo dello spirito attivo, ricco e prospero, impregnato di Parola di Dio, perché molto meditato e ascoltato con cuore libero e aperto. Vicino a lei troviamo S. Elisabetta della della Trinità, apostola dell'amore alla SS. Trinità, che lei adorava profondamente. Elisabetta nasce a Bourges in Francia nel 1880 e muore a Dijon nel 1906. Creature per il signore davvero troppo "belle" che molto presto ha voluto portarsele in cielo. Le loro esperienze spirituali e di vita vissuta sia in casa che in monastero hanno da donarci veramente tanto da poter ispirare le nostre vite quotidiane. Entrare in monastero è si entrare in un altro mondo dove c'è il silenzio, il raccoglimento, ma c'è anche tanta vita, lavoro, studio. Ci sono donne e uomini che cercano di vivere l'amore reciproco voluto da Gesù, vivendo in un'altra famiglia, perché "non voi avete scelto me, ma Io ho scelto voi" parola di Gesù, molto vera. Una famiglia speciale, come la mia e come la tua, cara amica. E' il "mondo" in scala ridotta.
Novembre 2023
Se non ti sei annoiata a leggere continuo andando a sinitra dell'affresco dove troviamo le Beate mari Angeles, Teresa Angeles, e Maria Pilar, monache carmelitane martirizzate nella guerra civile spagnola a Guadalajara nel 1936. A destra delle precedenti troviamo S. Teresa benedetta della Croce, Edith Stein, patrona d'Europa, filosofa nata ebrea in Polonia nel 1891, fu battezzata cattolica nel 1922, monaca carmelitana nel 1933 e morta martire ad Auschwitz nel 1942, insieme alla sorella Rosa, anch'essa carmelitana. Leggendo un suo libro sulla fenomenologia scopro che attraverso di essa Edith giunse a credere nell'esistenza di Dio, ma soprattutto quando ella in una notte lesse la Vita di S. teresa di Gesù, non solo ne rimase conquistata, ma con lei trovò la sua casa spirituale. Decise di farsi cattolica, aspirando di entrare nel monastero carmelitano. Percorso molto lungo, ma fatto volando e con determinazione.
Ottobre 2023
Cara amica, continuando nella nostra osservazione dell'affresco iconografico dell'abside della chiesa di gretta, troviamo, un po' sopra ai tre già accennati, la B. Maria di Gesù Crocifisso, nata in galilea nel 1846. Se ricordo bene, non volendo abiurare la sua fede le tagliarono la gola abbandonandola in un fossato, ma la B. V. maria la curò. Molti anni dopo, Miriam fondò il monastero di Betlemme e quello di Nazareth.Morì a Betlemme nel 1878.Al centro c'è S. Raffaele Kalinowki, nato in Polonia nel 1835. Fu militare e venne esiliato in Siberia. Tornato a casa si fece carmelitano scalzo e poi sacerdote, morì nel 1907 a Wdovice. lavorò per il rinnovamento dell'Ordine in Polonia e per l'unità della Chiesa. A destra c'è Santa Teresa Margherita Redi. Nata ad Arezzo nel 1747, formata da suo padre alla fede cattolica, entrò nel monastero di Firenze servendo e curando le consorelle ammalate. Fu conteplativa della parola "Dio è amore". Morì nel 1770 a 23 anni. Ringrazio il Signore della Misericordia e della vita, perché ogni tanto suscita persone che ci ricordano che Lui è Amore, è Misericordia, è Gioia, è Via, Verità e Vita.
Settembre 2023
Cara amica, nell'affresco iconografico, come puoi vedere, accanto alla Beata Teresa di S. Agostino troviamo al centro S.Teresa de los Andes, nata in Cile nel 1900. A 19 anni entrò in monastero e, ancora novizia, morì nel 1920. Il 3 aprile 1987 venne beatificata a Santiago del Cile sa S. Giovanni Paolo II, proponendola come modello per i giovani. Il 21 marzo 1993 venne canonizzata a Roma. Accanto a lei troviato il Beato Tito Brandsma sacerdote e martire, venne arrestato, internato e ucciso a Dachau nel 1942. Nato in Olanda nel 1881, fu giornalista, insegnante e rettore magnifico dell'Università Cattolica di Nimega. Accanto a S. Teresa de los Andes si trova la B. Teresa di S. Agostino, vittima, insieme alle sue 16 monache, della rivoluzione francese, giustiziata nel 1794 a Parigi. Ora sono in cielo insieme a Gesù e a tutti coloro che nel tempo hanno testimoniato la loro appartenenza a Cristo, testimoni fedeli e nostri amici, che pregano per noi, incessantemente.
Agosto 2023
In quell'affresco dell'abside molti sono i volti dei nostri santi carmelitani mia cara "amica", ma comincio con gli ultimi, riflessioni o considerazioni molto brevi, spero. Sotto il ladrone Disma troviamo due martiri di Compiègne (Francia) le Beate Maria ed Enrichetta, giustiziate insieme alla B. Teresa di S. Agostino, priora del monastero carmelitano, ed ad altre quattordici monache, vittime della rivoluzione francese, giustiziate a parigi nel 1794.La loro colpa? Essere religiose e non aver abiurato la loro fede. Sulla carretta che le conduceva al palco della ghigliottina cantavano i salmi; la morte del corpo non le spaventava, sapevano che avrebbero incontrato Colui che è il Salvatore del mondo, il loro "sposo" amato e seguito in una vita fatta di silenzio, preghiera, meditazione e lavoro, impregnate di amore l'una per l'altra, per la Chiesa e per la salvezza delle anime. Questo mi ricorda una donna afro-americana, incinta e tenuta in catene per non voler abiurare alla propria fede, poi liberata. Perché? Cara amica, c'è risposta al male?
Mia cara "amica" vederti una volta al mese mi rincuora molto, perché il tuo sorriso contagioso e la tua affabilità apre il cuore al dialogo e alla condivisione. Guardando l'affresco iconografico dell'abside a destra, in un angolo vediamo Disma il condannato a morte a fianco di Gesù. La frase pronunciata da Disma e la promessa di Gesù "Ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso" (Lc.23,43) l'ho collegata all'antifona d'ingresso della Messa del Mercoledì delle Ceneri: "Tu ami tutte le tue creature, Signore, e nulla disprezzi di ciò che hai creato; tu dimentichi i peccati di quanti si convertono e li perdoni, perché tu sei il Signore nostro Dio" (Sap.11,23.26). Disma ha riconosciuto per sé il giusto castigo per le sue azioni e chiedendo di essere ricordato riconosce in Gesù il Messia atteso.
Giugno 2023
Carissima "amica", una domenica di tempo fa, sedute al primo banco e di fornte all'abside, mi chiedesti chi siamo e cosa facciamo noi dell'Ordine Secolare. Ti risposi che siamo un Ordine contemplativo dedito alla preghiera per la Chiesa e specialmente per i sacerdoti, ma essere carmelitani è essere "chiamati" a condividere il "carisma" di S. Teresa di Gesù che ci vuole "amici di Gesù", con tutto quello che comporta, in questa epoca dove Egli ne ha veramente pochi. S. Giovanni della Croce scrive: "Infatti dandoci il Figlio suo, che è la sua parola, l'unica che Egli pronunzi, in essa ci ha detto tutto in una sola voltae non ha più niente da manifestare". Diventare "amica" di Gesù, leale, fedele e sincera, non è cosa da poco, ma con Lui tutto è possibile. Le cadute, gli errori, le infedeltà? Sono come ombre onnipresenti, e se ci fanno inciampare bisogna rialzarsi "subito", senza perdere tempo, e chiedere scusa a Colui che tutto perdona, perché Gesù è il vero "amico" leale, fedele e sincero e il Suo nome è Misericordia.
Per il Tempo di Pasqua:COLLETTA della Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore
O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel tuo Spirito, per rinascere nella luce del Signore risorto.
egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti ii secoli dei secoli.
Per il Tempo di Quaresima
Carissimi amici, il 22 febbraio,Mercoledì delle Ceneri, entriamo nel tempo della Quaresima. Con Voi desidero condividere l'antifona d'ingresso, tratta dal libro della Sapienza 11,23.26;
tu ami tutte le tue creature, Signore,
e nulla disprezzi di ciò che hai creato;
tu dimentichi i peccati di quanti si convertono
e li perdoni,
perché tu sei il Signore nostro Dio.
In questo cammino quaresimale lasciamoci convincere di questo "amore del Signore", tenendoci nel cuore queste parole. Dialoghiamo con Gesù, mentre ci porta verso Gerusalemme, dove troveremo l'"apice" del Suo amore
Mese di febbraio 2023
III Volume, T.O., Inno dei Vespri e delle Lodi:
Dio, che all'alba dei tempi creasti la luce nuova, accogli il nostro canto, mentre scende la sera.
Veglia sopra i tuoi figli pellegrini nel mondo; la morte non ci colga prigionieri del male.
La tua luce risplenda nell'intimo dei cuori, e sia pegno e primizia della gloria dei cieli.
Te la voce proclami, o Dio trino ed unico, te canti il nostro cuore, te adori il nostro spirito. Amen.
O giorno primo ed ultimo, giorno radioso e splendido del trionfo di Cristo.
Il Signore risorto promulga per i secoli l'editto della pace.
Pace fra cielo e terra, pace fra tutti i popoli, pace nei nostri cuori.
L'alleluia pasquale risuoni nella Chiesa pellegrina nel mondo; e si unisca alla lode, armoniosa e perenne, dell'assemblea dei santi.
A te la gloria, o Cristo, la potenza e l'onore, nei secoli dei secoli. Amen.
Mese di gennaio 2023
Cari amici vi porto la lettura dell'Inno delle Lodi del Battesimo del Signore Gesù Cristo, I Volume:
Unico Figlio del Padre, tu vieni a noi dal cielo, primo tra molti fratelli. Nelle acque del battesimo tu purifichi e consacri coloro che in te credono. La tua vittoria pasquale riscatta le creature, infonde la vita nuova. O redentore degli uomini, spezza i sigilli del male, concedi al mondo la pace. Rimani sempre con noi, irradia nei nostri cuori il dono della tua luce. Sia gloria a Cristo Signore, al Padre e al Santo Spirito, ora nei secoli eterni. Amen.
25 gennaio:
Beatificazione di San Giovanni della Croce 25 gennaio 1675
Gesù, premio e corona dei tuoi servi fedeli, glorifica il tuo nome.
Concedi alla tua Chiesa, che venera San Giovanni della Croce, la vittoria sul male.
Seguendo le tue orme sulla via della croce, egli piacque a Dio Padre.
Sapiente e vigilante, testimoniò il vangelo in parole ed in opere.
Dalla città dei santi, dove regna glorioso, ci guidi e ci protegga.
A te, Cristo, sia lode, al Padre ed allo Spitito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
I CENT'ANNI dell'ORDINE SECOLARE CARMELITANO
a TRIESTE
8 dicembre 2022 la Chiesa celebrerà la solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. In questo stesso giorno, esattamente cento anni fa, una funzione solenne decretò la nascita del Terz'Ordine Carmelitano a Trieste. Il nulla osta per il riconoscimento di quello che oggi si chiama Ordine Secolare Carmelitano venne dato dal vescovo di allora, monsignor Angelo Bartolomasi.
Il documento istitutivo – attualmente conservato presso l'archivio diocesano della Curia di Trieste – riporta la firma di don Nicolò Gligo il quale, nel mese di settembre di quell'anno, aveva ricevuto dal Preposito Generale dei Carmelitani Scalzi l'autorizzazione a procedere. La scelta del luogo nel quale furono pronunciate le promesse dei primi laici, nel 1922, cadde sulla chiesa della Beata Vergine del Soccorso che nei decenni successivi avrebbe visto affluire all’Ordine numerosi altri fratelli e sorelle. Sui documenti appartenenti ai Secolari, don Gligo scriveva: «Si scelse e preferì questa chiesa perché dedicata alla Madonna del Carmine». Pochi sanno, infatti, che proprio la chiesa della Beata Vergine del Soccorso – che i triestini doc chiamano ancora “Sant'Antonio Vecchio” – nasce con una vocazione carmelitana. Nel 1924 un artista locale, il pittore Carlo Molinari (1891 - 1948), venne incaricato dal parroco, don Rodolfo Valenti, di decorare il cornicione sopra il presbiterio secondo precise indicazioni: al centro doveva essere rappresentata la Regina del Monte Carmelo nell'atto di consegnare a San Simone Stock lo scapolare, simbolo per eccellenza dei carmelitani, mentre il fanciullo Gesù si volge verso il profeta Elia, padre e ispiratore dell'Ordine. Anche alla pala dell’altare maggiore - per il resto una copia di un quadro conservato nella chiesa francescana di Graz - fu aggiunto il dettaglio di due angeli che porgono alla Madonna lo scapolare, confermando la volontà di don Valenti di connotare la chiesa con una delle devozioni più antiche della nostra spiritualità.
Ci piace immaginare che tra i tanti silenziosi spettatori che rimasero affascinati dall'immagine del Molinari ce ne fu uno in particolare che ebbe un ruolo determinante nella storia dell’Ordine Secolare Carmelitano a Trieste. Elvira Babi (1876 - 1939) era un’insegnante di scuola originaria di Pola che frequentava già da tempo l'ambiente religioso triestino: affascinata dalla spiritualità della santa di Avila, Teresa di Gesù, decise attorno agli anni Trenta, di portare il Carmelo nella nostra città. Si recò dunque a Milano a un corso di esercizi spirituali tenuto da un carmelitano e in seguito partì per Venezia esprimendo questo suo desiderio al Rev.mo Provinciale, che le suggerì di trovare a Trieste una zona senza chiesa e un'abitazione per i Padri: fu così che nel 1935 l'antichissimo Ordine dei Carmelitani Scalzi si stabilì nel rione triestino di Gretta.
Questo impulso permise ai tanti laici della zona - e della nostra regione – di potersi formare alla scuola del Carmelo sotto la guida dei religiosi dell'Ordine e le cronache del tempo raccontano anche di chi, dopo un breve periodo di formazione, scelse la vita monastica.
Certamente l'intensa preghiera della signorina Babi, peculiarità di ogni carmelitano, fu ascoltata ed esaudita oltre ogni aspettativa: i nostri Padri iniziarono fin da subito la cura pastorale dei fedeli e la prima chiesa, risalente al 1937 e ricavata da un ambiente della loro casa religiosa, venne dedicata a Maria Decor Carmeli.
In breve tempo gli abitanti andarono aumentando consistentemente di numero per l’incremento edilizio della zona e per questo motivo si rese necessaria la parrocchia - eretta canonicamente nel novembre del 1963 - infine sorse l'attuale chiesa di Santa Maria del Carmelo, divenuta il centro della spiritualità carmelitana a Trieste; fu benedetta e aperta al culto il 4 ottobre del 1970 dall’arcivescovo Antonio Santin.
La festa del Carmine a Gretta divenne tradizionale già dal 1941 e assunse una maggior solennità con l'inaugurazione e la benedizione della statua della Madonna – opera dello scultore Vincenzo Moroder – fedele riproduzione della miracolosa Madonna venerata dal secolo XIX sul Monte Carmelo in Palestina. Da allora ogni anno, il 16 luglio, essa viene celebrata con solennità e con una processione per le strade del rione.
La cronaca del tempo racconta molti altri dettagli che rendono l'idea dell'accoglienza affettuosa e sincera di tante anime devote, che videro concretizzarsi il loro desiderio di potersi recare in un luogo di culto vicino alle loro abitazioni.
Tuttavia nel corso degli anni, presso l'archivio della Comunità Secolare, sono rimaste altrettante tracce scritte a mano e in bella calligrafia di incontri a tema sui santi carmelitani e sui loro preziosi insegnamenti: un segno tangibile della fede e della devozione al Carmelo che ha animato tante persone. Molte generazioni sono passate dalla stanzetta al pianterreno, presso il convento dei Padri, adibita a luogo di incontro e di condivisione fraterna, e le vecchie fotografie unite a quelle più recenti rimangono la memoria storica di una spiritualità che dura da un secolo.
Oggi i laici carmelitani a Trieste non sono più numerosi come in quegli anni in cui Elvira aveva dato avvio alla propria missione, ma l’entusiasmo che anima la vita carmelitana non si è raffreddato: il Carmelo continua a rispondere in modo unico a tutti coloro che sentono il richiamo di una vita contemplativa - il cui centro è la preghiera – per riscoprire la propria identità interiore e il proprio legame con Dio, arricchendo da cent'anni la realtà locale di una sensibilità di grandissimo valore religioso e spirituale.
Testimonianza di Vera, presidente della Comunità ocds.
Mese di dicembre 2022
L'8 dicembre, giorno della Solennità dell'Immacolata Concezione della B.V. Maria, la nostra Comunità Secolare festeggia i suoi cento anni.
L'8 dicembre del 1922, nella chiesa della B.V.M. del Soccorso, la nostra fondatrice Elvira Babi fece la sua promessa nel Terz'Ordine Carmelitano Scalzo.
Per il suo impegno e di altri terziari, l'Ordine dei Carmelitani Scalzi si stabilì il 29 dicembre 1935 a Trieste, nel rione di Gretta.
Oggi nuove persone portano avanti la spiritualità dei nostri riformatori S. Teresa di Gesù e S. Giovanni della Croce: la preghiera costante e fedele per la Santa Chiesa e per la salvezza delle anime; meditando la Parola di Dio, perla preziosa per vivere con semplicità e in amicizia con il Padre nostro e per fare bene il bene di ogni giorno.
Mese di novembre 2022
Cari amici, l'1 novembre abbiamo celebrato la Solennità di tutti i Santi e nell'Ufficio delle Ore e dei Secondi Vespri si legge questo Inno:
"O Cristo, Verbo del Padre, re glorioso fra i santi, luce e salvezza del mondo, in te crediamo./ Cibo e bevanda di vita, balsamo, veste, dimora, forza, rifugio, conforto, in te speriamo./ Illumina col tuo Spirito l'oscura notte del male, orienta il nostro cammino incontro al Padre. Amen"
Il 2 novembre abbiamo ricordato i nostri defunti andando in cimitero per una visita, portando un fiore accompagnato dal loro ricordo e da una preghiera.
desidero condividere con Voi anche l'inno dell'Ufficio delle Letture del giorno dei defunti:
"O Cristo, che piangesti per la morte di Lazzaro, e vivo lo rendesti a Marta ed a Maria,/ tu implorasti il perdono per i tuoi uccisori, e al ladrone pentito promettesti il tuo regno./ Tu che in croce affidasti a Giovanni la Madre, fà che ella ci assista nell'ora della morte./ Concedi, o buon Pastore, ai fratelli defunti di vedere il tuo voltonella gloria dei cieli./ A te sia gloria, o Cristo, speranza delle genti, al Padre e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen."
Mese di ottobre 2022
"Come il Santo che vi ha chiamati diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta. Poiché sta scritto: Sarete santi perché io sono santo." (I Pt 1,15-16)
Sono una convertita dell'ultima ora, avevo 50 anni quando ho deciso di inoltrarmi nel mondo dei credenti. Pur desiderandolo, mi ero sempre sentita indegna di farne parte perché per me "credenti" equivaleva a "perfetti" e io proprio non lo ero. Ma questa volta il Signore è stato inflessibile e io "mi sono lasciata sedurre" (Ger 20,7).
Sentivo parlare di santità, ma mi sapeva cosa d'altri tempi, di santini polverosi ... e decisamente faticosa ... fino a che qualcuno mi ha regalato il libro "Storia di un'anima" di Santa Teresa di Gesù Bambino, e lì ho visto le FOTO di una santa! Ho letto la freschezza della sua vita di santità, ho amato all'istante la Piccola Via che lei indica e mi sono detta: "Si, questo posso farlo".
Ora sono qui, faccio parte di una Comunità che mi ha guidato alla conoscenza e alla pratica del nostro Carisma così bello, aiutata dalla vita dei nostri santie dalla preghiera quotidiana e fedele della Liturgia delle Ore e della Parola di Dio. Ho cambiato vita. Non ho più paura. Non sono mai sola. La Speranza che è certezza nella potenza del Signore mi sostiene sempre. Sento il Paradiso molto più vicino perché so, Signore, che tu sei sempre con me.
Pierina, nella pace del Signore.
Ora che stai in Cielo, ricordati di noi e prega per Gretta e per le famiglie perché non si allontanino dal Signore e cerchino sempre l’unità e l’amore reciproco. Grazie Pierina, ci mancherai.
Tutti la conoscevano e per tutti era la Pierina di Gretta. Lunedì 4 aprile alle ore 11.00 il Signore l’ha chiamata a sé. La nostra comunità sentirà la sua mancanza, i suoi canti, le sue preghiere, insomma la sua presenza. Sì perché Pierina era presente, sempre e ovunque. Non aveva pregiudizi, e quando la Chiesa chiamava rispondeva: Eccomi! Amava soprattutto l’Ordine secolare carmelitano, di cui era membro attivo e responsabile e dove aveva ricoperto il compito della formazione per vari anni. La sua famiglia era la parrocchia, i suoi frati, i malati a cui portava l’Eucarestia in varie case di riposo, i bambini (lei maestra di altri tempi) a cui per vari anni ha insegnato il catechismo, l’amore per il Signore e la sua Chiesa. Quando la malattia le ha impedito di uscire di casa, la sua più grande preoccupazione era di convincere le persone che conosceva ad impegnarsi in parrocchia, a lavorare per questa grande famiglia di Gretta, a non scoraggiarsi di fronte ai fallimenti, ma di andare sempre avanti perché il Signore apre sempre nuove strade, anche dove noi non pensiamo. A tutti diceva: “Aiutate i nostri frati, state loro vicini, sosteneteli con la vostra collaborazione”. Con lei finisce un’epoca della nostra parrocchia.
8 dicembre 2022 la Chiesa celebrerà la solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. In questo stesso giorno, esattamente cento anni fa, una funzione solenne decretò la nascita del Terz'Ordine Carmelitano a Trieste. Il nulla osta per il riconoscimento di quello che oggi si chiama Ordine Secolare Carmelitano venne dato dal vescovo di allora, monsignor Angelo Bartolomasi. Il documento istitutivo – attualmente conservato presso l'archivio diocesano della Curia di Trieste – riporta la firma di don Nicolò Gligo il quale, nel mese di settembre di quell'anno, aveva ricevuto dal Preposito Generale dei Carmelitani Scalzi l'autorizzazione a procedere. La scelta del luogo nel quale furono pronunciate le promesse dei primi laici, nel 1922, cadde sulla chiesa della Beata Vergine del Soccorso che nei decenni successivi avrebbe visto affluire all’Ordine numerosi altri fratelli e sorelle. Sui documenti appartenenti ai Secolari, don Gligo scriveva: «Si scelse e preferì questa chiesa perché dedicata alla Madonna del Carmine». Pochi sanno, infatti, che proprio la chiesa della Beata Vergine del Soccorso – che i triestini doc chiamano ancora “Sant'Antonio Vecchio” – nasce con una vocazione carmelitana. Nel 1924 un artista locale, il pittore Carlo Molinari (1891 - 1948), venne incaricato dal parroco, don Rodolfo Valenti, di decorare il cornicione sopra il presbiterio secondo precise indicazioni: al centro doveva essere rappresentata la Regina del Monte Carmelo nell'atto di consegnare a San Simone Stock lo scapolare, simbolo per eccellenza dei carmelitani, mentre il fanciullo Gesù si volge verso il profeta Elia, padre e ispiratore dell'Ordine. Anche alla pala dell’altare maggiore - per il resto una copia di un quadro conservato nella chiesa francescana di Graz - fu aggiunto il dettaglio di due angeli che porgono alla Madonna lo scapolare, confermando la volontà di don Valenti di connotare la chiesa con una delle devozioni più antiche della nostra spiritualità. Ci piace immaginare che tra i tanti silenziosi spettatori che rimasero affascinati dall'immagine del Molinari ce ne fu uno in particolare che ebbe un ruolo determinante nella storia dell’Ordine Secolare Carmelitano a Trieste. Elvira Babi (1876 - 1939) era un’insegnante di scuola originaria di Pola che frequentava già da tempo l'ambiente religioso triestino: affascinata dalla spiritualità della santa di Avila, Teresa di Gesù, decise attorno agli anni Trenta, di portare il Carmelo nella nostra città. Si recò dunque a Milano a un corso di esercizi spirituali tenuto da un carmelitano e in seguito partì per Venezia esprimendo questo suo desiderio al Rev.mo Provinciale, che le suggerì di trovare a Trieste una zona senza chiesa e un'abitazione per i Padri: fu così che nel 1935 l'antichissimo Ordine dei Carmelitani Scalzi si stabilì nel rione triestino di Gretta. Questo impulso permise ai tanti laici della zona - e della nostra regione – di potersi formare alla scuola del Carmelo sotto la guida dei religiosi dell'Ordine e le cronache del tempo raccontano anche di chi, dopo un breve periodo di formazione, scelse la vita monastica. Certamente l'intensa preghiera della signorina Babi, peculiarità di ogni carmelitano, fu ascoltata ed esaudita oltre ogni aspettativa: i nostri Padri iniziarono fin da subito la cura pastorale dei fedeli e la prima chiesa, risalente al 1937 e ricavata da un ambiente della loro casa religiosa, venne dedicata a Maria Decor Carmeli. In breve tempo gli abitanti andarono aumentando consistentemente di numero per l’incremento edilizio della zona e per questo motivo si rese necessaria la parrocchia - eretta canonicamente nel novembre del 1963 - infine sorse l'attuale chiesa di Santa Maria del Carmelo, divenuta il centro della spiritualità carmelitana a Trieste; fu benedetta e aperta al culto il 4 ottobre del 1970 dall’arcivescovo Antonio Santin. La festa del Carmine a Gretta divenne tradizionale già dal 1941 e assunse una maggior solennità con l'inaugurazione e la benedizione della statua della Madonna – opera dello scultore Vincenzo Moroder – fedele riproduzione della miracolosa Madonna venerata dal secolo XIX sul Monte Carmelo in Palestina. Da allora ogni anno, il 16 luglio, essa viene celebrata con solennità e con una processione per le strade del rione. La cronaca del tempo racconta molti altri dettagli che rendono l'idea dell'accoglienza affettuosa e sincera di tante anime devote, che videro concretizzarsi il loro desiderio di potersi recare in un luogo di culto vicino alle loro abitazioni. Tuttavia nel corso degli anni, presso l'archivio della Comunità Secolare, sono rimaste altrettante tracce scritte a mano e in bella calligrafia di incontri a tema sui santi carmelitani e sui loro preziosi insegnamenti: un segno tangibile della fede e della devozione al Carmelo che ha animato tante persone. Molte generazioni sono passate dalla stanzetta al pianterreno, presso il convento dei Padri, adibita a luogo di incontro e di condivisione fraterna, e le vecchie fotografie unite a quelle più recenti rimangono la memoria storica di una spiritualità che dura da un secolo. Oggi i laici carmelitani a Trieste non sono più numerosi come in quegli anni in cui Elvira aveva dato avvio alla propria missione, ma l’entusiasmo che anima la vita carmelitana non si è raffreddato: il Carmelo continua a rispondere in modo unico a tutti coloro che sentono il richiamo di una vita contemplativa - il cui centro è la preghiera – per riscoprire la propria identità interiore e il proprio legame con Dio, arricchendo da cent'anni la realtà locale di una sensibilità di grandissimo valore religioso e spirituale.
Testimonianza di Vera, presidente della Comunità ocds.
L'8 dicembre, giorno della Solennità dell'Immacolata Concezione della B.V. Maria, la nostra Comunità Secolare festeggia i suoi cento anni. L'8 dicembre del 1922, nella chiesa della B.V.M. del Soccorso, la nostra fondatrice Elvira Babi fece la sua promessa nel Terz'Ordine Carmelitano Scalzo. Per il suo impegno e di altri terziari, l'Ordine dei Carmelitani Scalzi si stabilì il 29 dicembre 1935 a Trieste, nel rione di Gretta. Oggi nuove persone portano avanti la spiritualità dei nostri riformatori S. Teresa di Gesù e S. Giovanni della Croce: la preghiera costante e fedele per la Santa Chiesa e per la salvezza delle anime; meditando la Parola di Dio, perla preziosa per vivere con semplicità e in amicizia con il Padre nostro e per fare bene il bene di ogni giorno.
Mese di novembre 2022
Cari amici, l'1 novembre abbiamo celebrato la Solennità di tutti i Santi e nell'Ufficio delle Ore e dei Secondi Vespri si legge questo Inno:
"O Cristo, Verbo del Padre, re glorioso fra i santi, luce e salvezza del mondo, in te crediamo./ Cibo e bevanda di vita, balsamo, veste, dimora, forza, rifugio, conforto, in te speriamo./ Illumina col tuo Spirito l'oscura notte del male, orienta il nostro cammino incontro al Padre. Amen"
Il 2 novembre abbiamo ricordato i nostri defunti andando in cimitero per una visita, portando un fiore accompagnato dal loro ricordo e da una preghiera. desidero condividere con Voi anche l'inno dell'Ufficio delle Letture del giorno dei defunti:
"O Cristo, che piangesti per la morte di Lazzaro, e vivo lo rendesti a Marta ed a Maria,/ tu implorasti il perdono per i tuoi uccisori, e al ladrone pentito promettesti il tuo regno./ Tu che in croce affidasti a Giovanni la Madre, fà che ella ci assista nell'ora della morte./ Concedi, o buon Pastore, ai fratelli defunti di vedere il tuo voltonella gloria dei cieli./ A te sia gloria, o Cristo, speranza delle genti, al Padre e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen."
Mese di ottobre 2022
"Come il Santo che vi ha chiamati diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta. Poiché sta scritto: Sarete santi perché io sono santo." (I Pt 1,15-16) Sono una convertita dell'ultima ora, avevo 50 anni quando ho deciso di inoltrarmi nel mondo dei credenti. Pur desiderandolo, mi ero sempre sentita indegna di farne parte perché per me "credenti" equivaleva a "perfetti" e io proprio non lo ero. Ma questa volta il Signore è stato inflessibile e io "mi sono lasciata sedurre" (Ger 20,7). Sentivo parlare di santità, ma mi sapeva cosa d'altri tempi, di santini polverosi ... e decisamente faticosa ... fino a che qualcuno mi ha regalato il libro "Storia di un'anima" di Santa Teresa di Gesù Bambino, e lì ho visto le FOTO di una santa! Ho letto la freschezza della sua vita di santità, ho amato all'istante la Piccola Via che lei indica e mi sono detta: "Si, questo posso farlo". Ora sono qui, faccio parte di una Comunità che mi ha guidato alla conoscenza e alla pratica del nostro Carisma così bello, aiutata dalla vita dei nostri santie dalla preghiera quotidiana e fedele della Liturgia delle Ore e della Parola di Dio. Ho cambiato vita. Non ho più paura. Non sono mai sola. La Speranza che è certezza nella potenza del Signore mi sostiene sempre. Sento il Paradiso molto più vicino perché so, Signore, che tu sei sempre con me.
Ora che stai in Cielo, ricordati di noi e prega per Gretta e per le famiglie perché non si allontanino dal Signore e cerchino sempre l’unità e l’amore reciproco. Grazie Pierina, ci mancherai.
Testimonianze di Vera, presidente della Comunità ocds.
Ogni mese un nuovo appuntamento
Mese di aprile 2022
"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso. E Gesù rispose: Hai risposto bene; fa questo e vivrai" (Lc. 10,27-28)
La L.d.O. è una ricchezza che la Santa Chiesa mi ha messo nelle mani, per conoscere e amare Dio; per conoscere me stessa e cosa cerco; per conoscere e capire il mondo di oggi guardando quello di ieri.
tu solo Signore hai parole di Vita eterna, tu sei la Verità, quella che cerco e che ho sempre cercato e nella costante lettura mi comunichi il tuo Amore ricco di promesse e la paziente attesa di una mia risposta, perché sempre troppo lenta a darla.
Leggo i salmi con calma e attenzione e per alcuni di loro sento che l'amore e la fede per il Padre cresce e si amplifica: mi danno pace, serenità, conforto, libertà, consiglio, speranza, gioia. Sono un essere umano, debole e fragile, ma ho capito che quello che tu vuoi Signore è il mio amore e la mia obbedienza, perché mi vuoi tua amica, sorella e madre.(Lc. 8,21).
S. Pietro 1, 5-10: "Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù,alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pità, alla pità l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità .. Quindi, fratelli, cercate di rendere sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai". continua ...
Mese di marzo 2022
"Il Vangelo è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. E' in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto:" Il giusto vivrà mediante la fede (Ab 2,4)" (Romani 1,16b-17)
Come battezzata sono chiamata a conoscere, amare, seguire ed imitare Gesù Cristo, che di se stesso dice: "Fate come meche sono mite ed umile di cuore". Maria SS disse ai servi: "Fate quello che Lui vi dirà" (Gv 2,5) e sul monte Tabor una voce; "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo" (Mt 17,5). Ho letto tanti libri e fatto tante devozioni, poi ho abbandonato tutto per fare la L.d.O. e leggere il Vangelo accompagnando Gesù, passo dopo passo, parola dopo parola e, con la semplicità dei bambini, ho scoperto che tu, Signore Gesù, quando parli con "la persona" sei diretto, breve, efficace, e dal suo cuore esce la preghiera che tu già vuoi esaudire. Ma anche qui non ti basta: mi parli delle Beatitudini, che tu hai vissuto e che per mesono impegnative: "Tu, Signore, sei luce della mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre. Con te mi lancerò contro le schiere, con il mio Dio scavalcherò le mura." (Salmo 17,30) Così tutte le difficoltà e gli impedimenti si sciolgono come neve al sole, perché tu, Signore Gesù, sei con me ... continua
Mese di febbraio 2022
Nel nostro Statuto troviamo l'articolo 3:"Il carmelitano secolare è chiamato a vivere tutta la propria esistenza alla presenza di Dio (I Re 17,1)e in consapevole rapporto di amicizia con Lui (S. Teresa di Gesù, Vita, 8,5). Per i carmelitani le due sorelle Marta e Maria sono un esempio: Marta si affanna"a fare, a servire", ma di Maria Gesù dice che ha scelto la parte migliore, quella che non le verrà tolta (Lc 10.38). Ai piedi di Gesù Maria ascolta e medita le parole del suo Signore e Maestro, poi "il fare, il servizio" diventeranno più leggeri, rapidi e perfetti, perché profumeranno di amoree di passione per il Signore Gesù. Ascoltare e meditare il Vangelo e celebrare la Liturgia delle Ore, ci portano a vivere la presenza di Dio e, dialogando con Lui, ne diventiamo "amici", perché la sua volontà diventa nostra, e il nostro "io"diventa, con il tempo, il "noi": Dio e io. Il carmelitano sa di essere sempre alla presenza di Dio e ricorda che Egli "ci segue con amore", ci istruisce, ci incoraggia, ci consola delle amarezze della vita e ci dona la speranza preludio alla gioia, perché "Getta sul Signore il tuo affanno ed Egli ti darà sostegno, mai permetterà che il giusto vacilli" (Salmo 54,23) ...
Mese di gennaio 2022
"Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell'amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore" (Osea 2,21-22)
Lontana da te Signore, ma non dal tuo cuore, nel quale ero ben custodita. Non ti conoscevo e non pensavo a te, finché tu non interrompesti questo silenzio fra noi, allora tutto cambiò, e nulla rimase come prima. Ma a te non bastavaSignore, allora mi portasti nel "deserto": "La attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore" (Osea 2,16) ed è allora che incominciai ad accostarmi alla Liturgia delle Ore. Poteva bastare? No, non bastava ancora, così incominciai a leggere "Cammino di perfezione" di S. Teresa di Gesù. Di lei non sapevo nulla, ma alla terza pagina sentii che avevo trovato la mia "casa spirituale". Signore, mi conducesti al Carmeloed incominciai a frequentare la Comunità Secolare. I primi anni capii poco di quello che mi succedeva, ma poco alla volta, diventata presidente della Comunità, mi si chiarirono molte cose ... continua ...
Caro lettore, in questi mesi cercherò di raccontare cosa sono state e sono per me il Vangelo e la Liturgia delle Ore, usatra nei suoi quattro volumi e che coprono tutto l'anno liturgico.
"Come ho vissuto questo anno di pandemia"
Testimonianza di Pierina, consigliera della Comunità ocds.
Con l'arrivo del covid-19 gli incontri della Comunità sono stati subito sospesi. Successivamente, visti ii timori, e viste tutte le norme di sicurezza da osservare, ci siamo riviste appena in luglio e poi in ottobre, per il rinnovo del Consiglio della Comunità. Per prudenza, verso noi stessi e verso gli altri, gli incontri rimangono sospesi. I nostri superiori del Carmelo e della Provincia Veneta continuano a seguirci con lettere e documenti che puntualmente p. Angelo mi fa avere. Per posta ricevo la formazione della Presidente, con la quale mi sento spesso al telefono. Ogni giorno ascolto la S. Messa, prego la liturgia delle Ore, medito la Parola di Diodel giorno: faccio la vita di sempre, ma quello che manca è poter uscire di casa. Ringrazio il Signore per tutte quelle persone che si interessano a me e mi aiutano ogni qual volta ne ho bisogno. In questo tempo tanto particolare mi sono sentita e mi sento veramente "amata" dal Signore, e lo ringrazio continuamente e lo benedico per tutto il bene che ricevo, anche per le contrarietà, che non mancano. Che Dio ci aiuti e ci benedica tutti.
Tre argomenti per i prossimi tre mesi:la preghiera, lo Spirito Santo e l'amicizia con Dio.
Mese di febbraio: la preghiera incessante.
"Quand'è il cuore che prega, Dio risponde sicuramente" - S. Teresa di Gesù
"Anche se è meglio pregare nel luogo che è più decoroso, ciò nonostante è necessario scegliere quello dove il senso e lo spirito sono meno impediti per andare a Dio" - S. Giovanni della Croce
"Tutto ciò di cui abbisognamo per venire accolti nella comunione degli spiriti beati è compendiato nelle sette domande del Padre Nostro che il Signore non ha detto per sé ma ha insegnato a noi" - S. Teresa Benedetta della Croce
"Dinanzi alle tristezze e alle angosce dobbiamo gridare: Signore insegnaci a pregare" - S.Giuseppe Kalinowski
"La preghiera è il mezzo sovrano d'apostolato: essa sola arriva a tutto e a tutti; essa sola attira con sicurezza la grazia, poiché Gesù è fedele ha promesso tutto alla preghiera" - Sr. Maria Candida dell'Eucaristia.
Mese di marzo: lo Spirito Santo.
"Credo che lo Spirito Santo faccia da mediatore fra l'anima e Dio. Egli infatti muove l'anima con ardenti desideri e fa che divampi di quel fuoco sovrano e cui è tanto vicina" - S. Teresa di Gesù
"L'azione dello Spirito Santo nell'anima trasformata in amore è tale che gli atti interiori compiuti da lei sono un fiammeggiare, sono cioè vampe di amore, e la volontà dell'anima, unita con quelle fiamme con le quali diventa una stessa cosa, ama in modo sublim" - S. Giovanni della Croce
"Lo spirito Santo imprime nei nostri cuori la legge dell'amore" - S.Giuseppe Kalinowski
"Lo spirito Santo è un fuoco che si attacca facilmente alle anime purificate, come il fuoco naturale alle foglie secche" - Sr. Maria Candida dell'Eucaristia.
Mese di aprile: l'amicizia con Dio.
"Se Dio concede ad un'anima la grazia di unirsi a lui mediante un'amicizia così stretta, non è forse evidente ch'ella debba rimanere singolarmente ricca dei suoi beni? Si tratta di grazie che non sono in potere nostro. Quello che noi possiamo è di chiedere e desiderare che Dio ce le accordi, e anche questo col suo aiuto" -S. Teresa di Gesù
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Il silenzio, la volontà di Dio e la fiducia
Mese di novembre con S. Giovanni della Croce: il silenzio
"Frena molto la lingua e il pensiero, e volgi ordinariamente l'affetto a Dio, e il tuo spirito si scalderà divinamente".
"Il Padre pronunciò una parola, che fu suo Figlio, e sempre la ripete in un eterno silenzio; perciò in silenzio essa deve essere ascoltata dall'anima".
"E' meglio vincersi nella lingua che digiunare a pane e acqua".
"Le parole distraggono, mentre il silenzio e l'azione raccolgono lo spirito e lo rinvigoriscono".
Mese di dicembre con S. Teresa di Gesù: la volontà di Dio
"Il Signore conosce quanto ognuno può fare, e se s'incontra con una anima forte, non cessa di fare in lei il suo volere".
"L'unica brama di chi vuol darsi all'orazione dev'essere di fareil possibile per risolversi e meglio disporsi a conformare la propria volontà a quella di Dio".
"Il valore della nostra volontà dipende dalla sua unione alla volontà di Dio, in modo che non voglia se non quello che Dio vuole".
"Non abbandonarmi, signore! Io spero in Te, e la mia speranza non sarà confusa. dammi sempre di servirti, e fà di me quel che vuoi".
Mese di gennaio con S. Teresa Benedetta della Croce: la fiducia
"So di essere sostenuta e qui sta la mia tranquillità e sicurezza. Non è la sicurezza consapevole dell'uomo che si trova su un terreno sicuro con le proprie forze, ma la dolce e beata sicurezza del bambino sorretto da unn braccio forte, che in pratica è una sicurezza non meno ragionevole. E' forse ragionevole quel bambino che vive costantemente nella paura che la mamma lo lasci cadere?".
"Mettiamo le nostre mani nelle mani del Figlio di Dio, pronunciando il nostro "sì" in risposta al suo "seguimi" e allora saremo una cosa sua e la sua vita divina potrà traboccare liberamente in noi".
"Vivere il presente, senza il peso dell'avvenire".
"L'invocazione "sia fatta la sua volontà" dev'essere, nella sua interezza, la norma della vita cristiana; deve regolare il corso della giornata dal mattino alla sera, il volgere dell'animo e l'intera vita; dev'essere per il cristiano l'unico pensiero".
Sei mesi di riflessioni dalla Comunità Secolare a questo link
Marzo e Aprile:
Alla fine della Quaresima vivremo la Settimana Santa con il "grande silenzio" del Sabato santo, ma alla sera o alla notte della Veglia Pasquale, "Notte di grazia", ecco il canto dell'Exsultet, l'Annunzio pasquale, cantato dal diacono o dal sacerdone, e che desideriamo offrire per una lettura e meditazione personale.
"Esulti il coro degli angeli, esulti l'assemblea celeste: un inno di gloriasaluti il trionfo del Signore risorto.
"Gioisca la terra inondata da così grande splendore: la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo.
"Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore, e questo tempio tutto risuoni per le acclamazioni del popolo in festa.
"E voi, fratelli carissimi, qui radunati nella solare chiarezza di questa nuova luce, invocate con me la misericordia di Dio onnipotente. Egli che mi ha chiamato, senza alcun merito, nel numero dei suoi ministri, irradi il suo mirabile fulgore, perchè sia piena e perfetta la lode di questo cero.
"V. Il Signore sia con voi.
"R. Econ il tuo spirito.
"V. In alto i nostri cuori.
"R. Sono rivolti al Signore.
"V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
"R. E' cosa buona e giusta.
"E' veramente cosa buona e giusta esprimere con il canto l'esultanza dello spirito, e inneggiare al Dio invisibile, Padre onnipotente, e al suo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore.
"Egli ha pagato per noi all'eterno Padre il debito di Adamo, e con il sangue sparso per la nostra salvezza ha cancellato la condanna della colpa antica.ù
"Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero Agnello, che con il suo sangue consacra le case dei fedeli.
"Questa è la notte in cui hai liberato i figli d'Israele, nostri padri, dalla schiavitù dell'Egitto, e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso.
"Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato con lo splendore della colonna di fuoco.
"Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti neò Cristo dall'oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra all'amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi.
"Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte risorge vincitore dal sepolcro.
"Nessun vantaggio per noi essere qui, se lui non ci avesse redenti.
"O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà: per riscattare lo schiavo, hai sacrificato iul tuo Figlio! Davvero era necessario il peccato di Adamo, cher è stato distrutto con la morte dekl Cristo. Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!
"O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l'ora in cui Cristo è risorto dagli inferi.
"Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno, e sarà fonte di luce per la mia delizia.
"Il santo mistero di questa notet sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti. Dissipa l'odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace.
"O notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l'uomo al suo creatore!
"In questa notte di grazia accogli, Padre santo, il sacrificio di lode, che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri, nella solenne liturgia del cero, frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luce.
nella colonna dell'Esodo gli antichi presagi di questo lume pasquale che un fuoco ardente ha acceso in onore di Dio. Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore, ma si accresce nel consumersi della cera che l'ape madre ha prodotto per alimentare questa preziosa lampada.
"Ti preghiamo dunque, Signore, che questo cero, offerto in onore del tuo nome per illuminare l'oscurità di questa notte, risplenda di luce che mai si spegne. Salga a te come profumo soave, si confonda con le stelle del cielo.
"Lo trovi acceso la stella del mattino, quella stella che non conosce tramonto: Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti fa splendere sugli uomini la usa luce serena e vive nei secoli dei secoli."
BUONA PASQUA
Febbraio 2020
Con il "Mercoledì delle Ceneri", che quest'anno cade il giorno 26 di febbraio, inizia la Quaresima, tempo di grazia.L'antifona d'ingresso della S. Messa di questo giorno cita il libro della Sapienza 11, 23.26: Tu ami tutte le tue creature, Signore, e nulla disprezzi di ciò che hai creato; tu dimentichi i peccati di quanti si convertono e li perdoni, perché tu sei il Signore nostro Dio. Tenendo presente questi versetti, ci lasciamo condurre per mano dal Signore nostro Dio in questo cammino quaresimale; sorretti dalla convinzione del Suo Amore per noi, sarà più facile trovare il tempo per la preghiera, il modo per fare digiuno, e il cuore si aprirà all'amore per il prossimo.
In questo mese di gennaio tutta la Chiesa è invitata a pregare per l’unità dei cristiani. Leggiamo quanto scrive la nostra S. Teresa di Gesù sulla preghiera insieme a …
“La differenza tra l’orazione mentale e la vocale non consiste solo nel tener chiusa la bocca. Se pregando vocalmente sono veramente persuasa di parlare con Dio e attendo più a Lui che alle parole che pronuncio, la mia orazione vocale si unisce alla mentale”.
“Quand’è il cuore che prega, Dio risponde sicuramente”.
“E’ chiaro che non si può parlare con Dio nel medesimo tempo che col mondo, come fanno coloro che, mentre recitano preghiere, ascoltano ciò che si dice d’intorno, o si fermano a quanto vien loro nella mente, senza alcuna cura di raccogliersi”.
“Chi domanda con perfezione viene inondato di tante grazie da giumgerea quell’alto grado che è proprio dei perfetti”.
“Pregare per coloro che sono in peccato mortale è una grandissima elemosina”.
… a S. Giovanni della Croce:
“ Anche se è meglio pregare nel luogo che è più decoroso, ciò nonostante è necessario scegliere quello dove il senso e lo spirito sono meno impediti per andare a Dio”.
S. Raffaele di S. Giuseppe (Giuseppe Kalinowski):
“Potente è la forza della preghiera”.
“Al di fuori della preghiera non ho niente da offrire al mio Dio, posso dunque considerarla come unico mio dono. Non posso digiunare, non ho quasi nulla da dare in elemosina, mi mancano le forze per il lavoro. Mi resta solo soffrire e pregare. Però mai ho avuto tesori più grandi, e non voglio altro”.
“Siamo attirati dall’attività, e sono davvero pochi coloro che si rendono conto dell’importanza della preghiera, mentre non Maria a Marta, ma Marta a Maria chiedeva l’appoggio e l’aiuto”.
S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), Patrona d’Europa:
“Bisogna alimentare la vita spirituale, specialmente quando si deve dare molto agli altri”.
“L’unità liturgica della Chiesa del cielo e della Chiesa della terra, che rendono grazie a Dio
“per Cristo”, trova la sua più forte espressione nel Prefazio e nel Sanctus della Messa”.
“Per ottenere di vedere esaudite le richieste che teniamo in cuore non esiste mezzo migliore di quello di riporre l’efficacia della nostra orazione nel domandare ciò che a Dio fa più piacere”.
Gennaio 2020, quattro suggerimenti in occasione della Domenica della Parola di Dio:
Nella Lettera Apostolica “Aperuit illis”, Papa Francesco inzia con un versetto dal Vangelo secondo Lc 24,45: “Apri loro la mente per comprendere le Scritture”, questo versetto fa riferimento all’incontro di Gesù con i due discepoli incamminati verso Emmaus il giorno della sua Resurrezione, il versetto spiega quanto scrisse S. Girolamo anni dopo, che “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. In tutta la sua lettera Papa Francesco esorta tutti noi, credenti in Gesù Cristo, a leggere la Sacra Scrittura con l’aiuto dello Spirito Santo. Per questo motivo Papa Francesco istituisce nella terza domenica del Tempo Ordinario, che quest’anno cade il 29 gennaio, la
“DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO”
Cogliamo l’invito di Papa Francesco, dando alcuni suggerimenti permettere in pratica il suo invito.
- Primo suggerimento: la “Liturgia delle Ore”, preghiera della Chiesa per la Chiesa, unita a Cristo e con Cristo, dove il cristiano santifica la sua giornata lodando Dio e non solo. La più ricca di Parola di Dio è quella nei quattro volumi e che comprende le solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, le feste, le memorie e le memorie facoltative, della Beata Vergine Maria, degli apostoli, dei martiri, dei pastori e dei dottori della Chiesa, delle Vergini, dei santi e dei defunti. Comprende l’Ufficio delle Letture, le Lodi, l’Ora Media, i Vespri e la Compieta. L’Ufficio oltre ai Salmi comprende due letture, la prima dall’Antico o dal Nuovo Testamento, la seconda è dalle opere dei Padri della Chiesa e degli Scrittori ecclesiastici, o agiografica. Anche i laici sono esortati ad attingere alla ricchezza della Liturgia delle Ore, poiché, essendo regolata da leggi proprie, ci offre il mezzo per pregare incessantemente e perché “La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali” (Col. 3,16; cfr. Ef 5,19-20=. Invitiamo a leggere i “Principi e le Norme per la Liturgia delle Ore”, piccolissimo libretto che troviamo dalle Paoline, ma che si trovano anche nel primo volume della Liturgia delle ore, per capirne così l’importanza e come usarla.
- Secondo suggerimento: il “Messale di ogni giorno”. In esso troviamo tutte le letture sia feriali che festive della S. Messa, che troviamo nei Lezionari. Ogni lettura è commentata, così come ogni tempo Liturgico è spiegato. Il “Messale di ogni giorno” inizia con il Tempo di Avvento e termina con il sabato della prima domenica di Avvento dell’anno successivo. Ogni giorno il fedele si nutre della Parola di Dio, la medita, e ne trae l’insegnamento per la propria vita quotidiana. L’orazione iniziale della Messa è la stessa che conclude le Lodi.
- Terzo suggerimento: è partecipare nella propria Parrocchia alla Lectio Divina guidata da un sacerdote, o da altra persona preparata, dove ogni settimana vengono lette, meditate, e spiegate le letture della domenica.
- Quarto suggerimento: per chi vuole intraprendere la lettura della Sacra Scrittura. S. Giovanni Paolo II suggeriva di iniziare con il “Vangelo secondo Marco per un primo incontro con la persona di Gesù, poi quello di Giovanni servirà ad aiutarci ad entrare maggiormente nel mistero di Gesù. Poi sarebbe bene affrontare gli Atti degli Apostoli, perché si possa capire come il Vangelo viene vissuto nelle comunità e nella storia. Poi leggere la I lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi, in cui si vede nel vivo una comunità cristiana frutto di quella evangelizzazione. Solo allora si può passare all’Antico Testamento, alla formazione del popolo eletto con l’Esodo e poi alla legge di elezione e di amore del Deuteronomio. Si tengano per ultimi il Levitico, il libro di Ezechiele, l’Apocalisse, scritti comprensibili solo a chi è iniziato a un cammino di conoscenza della Bibbia”.
Papa Francesco conclude la sua lettera apostolica così: “La Domenica dedicata alla Parola possa far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture, così come l’autore sacro insegnava già nei tempi antichi: “Questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica”. (Dt 30, 14).
I pensieri del mese
a cura di Vera Centi, presidente ocds:
In questo mese di dicembre il Tempo Liturgico dell'Avvento ci prepara al Natale di Nostro Signore Gesù Cristo. In questo tempo rivivremo l'attesa e la speranza dei profeti dell'antico Testamento, ma anche la fede di coloro che ne sono stati testimoni in prima persona: Maria , Giuseppe e Giovanni Battista. L'argomento del mese è dunque la "fede". I nostri Santi Carmelitani:
"Tengo per certo che il Signore non permetterà mai al demonio di ingannare un'anima che non si fidi di sè e sia così forte nella fede da essere pronta a sopportare mille morti per un solo punto di essa".
"Occorre che la fede predomini sulla nostra miseria"
S. Teresa di Gesù
"Godevo allora di una fede tanto viva, tanto chiara, che il pensiero del Cielo formava tutta la mia felicità, non potevo credere che vi fossero degli empi i quali non avessero la fede".
"Che Gesù mi perdoni se gli ho fatto dispiacere, ma Egli sa bene che, pur non avendo il godimentodella fede, mi sforzo tuttavia di compiere le opere. Credo di aver compiuto più atti di fede da un anno, che non in tutta la vita"
S. Teresa di Gesù Bambino
"Soltanto la viva fede, che ci conferma sul sentiero dell'accettazione sempre e in tutto, della volontà divina, può illuminare e colmare di pace la vita dell'anima, anche se non senza croce e sofferenza"
"La fede ci insegna a vivere con Dio sulla terra per poter vivere con Lui anche nell'eternità".
S. Giuseppe Kalinowski
"Più che la ragione, è la vita della fede che ci dà Dio: quel Dio che ci sta accanto personalmente, amante e misericordioso e che ci dà una sicurezza come nessuna conoscenza naturale ci può dare".
"La fede nella storia segreta delle anime ha bisogno di un rafforzamento quando ciò che vediamo esternamente - in noi e negli altri - ci toglierebbe il coraggio".
S. Teresa Benedetta della Croce
In questo mese di novembre, nel quale ricordiamo tutti i defunti, leggiamo alcuni pensieri riguardanti la "sorella morte", di francescana memoria, dei nostri santi Dottori della Chiesa.
"All'anima amante non può essere amara la morte, poiché in essa trova ogni sua dolcezza e diletto di amore, non le può essere triste il suo ricordo, giacché vi trova ogni sua gioia, e non ne può sentire il peso e la pena, poiché essa è il termine di tutti i suoi affanni e di tutte le sue pene e il principio di ogni bene."
"Poiché al momento della resa dei conti ti dovrai pentire di non avere impiegato bene questo tempo nel servizio di Dio, perché ora non lo ordinie non lo impieghi come vorresti aver fatto in punto di morte?"
S. Teresa di Gesù
"Per chi serve Dio mi pare che morire debba essere facilissimo, perché in un attimo si esce da questo carcere e si sale al riposo: uscire l'anima dal corpo ed entrare al possesso d'ogni bene non mi pare dissimile da quei voli di spirito o rapimenti nei quali Dio ci svlea tante estasianti meraviglie."
"Non vi è nulla di stabile quaggiù e mi pare che, invece di pensare come vivere, sia meglio pensare come morire."
S. Giovanni della Croce
"Non potranno dire di me: muore perché non muore. Per la mia natura, si, il Cielo! ma la grazia nell'anima mia ha preso un grande dominio sulla natura, ed ora ripeto a Dio
Voglio vivere tanto, Signore, se tu lo vuoi;
o venirmene in Cielo, se ti fa piacere.
L'Amore, questo fuoco celeste, mi consuma sempre.
Che m'importano la vita o la morte?
La sola mia gioia è d'amarti"
S. Teresa di Gesù Bambino
Una bella notizia dall'ordine Secolare Carmelitano
Domenica 17 febbraio, la fraternità dell’Ordine secolare carmelitano ha vissuto un felice evento: tre nuovi candidati hanno emesso la promessa di entrare nella fraternità carmelitana secolare e di impegnarsi a vivere secondo il carisma del Carmelo. Preghiamo per loro e per quanti si stanno preparando nella formazione e così far parte della grande famiglia carmelitana.
Quando ci accade una cosa bella, il nostro desiderio è
quello di poterla condividere con qualcuno, perché possa gioire insieme a noi. Oggi
per la Comunità Secolare è stato un giorno di gioia, perché due nostre
consorelle hanno deciso di chiedere di poter fare la loro Prima Promessa, o
come la chiamiamo noi, Promessa Temporanea. Dopo l’anno di Ammissione e i due
anni di Formazione, Rita e Maria Teresa hanno deciso di continuare e di approfondire
la formazione al Carmelo Teresiano. Anno dopo anno e mese dopo mese,
accompagnate dalla Parola di Dio, dal Catechismo della Chiesa Cattolica, da
Documenti della Chiesa e, ovviamente, dai nostri santi Carmelitani, tutti
nostri testi di studio, e dalla Formatrice Maria Grazia, hanno fatto un
percorso per la loro crescita umana, cristiana e carmelitana. Il loro percorso
di formazione continuerà ancora altri tre anni e, a dio piacendo, concluderanno
con la Promessa Definitiva che le introdurrà nell’Ordine Secolare, con la
convinzione che questa formazione è solo la base necessaria per continuare poi
tutte insieme ad un continuo lavoro personale.
Per essere noiosa o forse interessante, continuo scrivendo che l’incontro è avvenuto nella cappella accanto alla chiesa alle ore 9.00. Il nostro Assistente spirituale p. Angelo ha iniziato, secondo il nostro rituale, con una breve monizione nella quale ha spiegato il senso del rito che si celebra. Abbiamo poi iniziato le Lodi con l’Inno, i Salmi, la lettura breve e il responsorio, poi p. Angelo ha letto il Vangelo secondo Marco 3,31-35 “Giunsero sua madre e i suoi fratelli”, ne è seguita l’omelia. Alla fine è seguito il rito della richiesta e della Promessa Temporanea. Dopo lo scambio della pace la Presidente ha consegnato, a nome della Comunità, a Rita e a Maria Teresa, “Meditazioni quotidiane: i santi del Carmelo”, Edizioni OCD – Gli Scritti del Carmelo per la Chiesa. Abbiamo continuato con il benedictus e le invocazioni terminando con la benedizione. In tutto questo tempo abbiamo avuto la gioia di avere con noi una nostra amica e collaboratrice che ha accettato il ruolo di fotografa, poiché la nostra Presidente della Provincia ha richiesto delle fotografie da poter mostrare alle comunità secolari Venete al prossimo Congresso dell’ottobre 2020, occasione per rinnovare e confermare il Consiglio della Provincia Veneta.
Tutto a lode e gloria di Dio.
Trieste, 17 febbraio 2019 Vera Centi (presidente ocds)
La formazione dell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi
Nel settembre 2009 il Preposito Generale dei Carmelitani Scalzi, P. Saverio Cannistrà, ha presentato a tutto l’OCDS la Ratio Institutionis. Questo testo, pur non essendo un programma di formazione all’OCDS, è molto importante perché ci offre i “principi fondamentali che guidano il processo di formazione, cioè la logica che sta alla base della formazione dei suoi membri”. La formazione viene fatta a nome dell’Ordine nelle varie Provincie e giurisdizioni dell’Ordine, le quali hanno il compito di dare “un’impronta locale alla formazione stessa in ognuna delle comunità”. La Ratio Institutionis ” offre i principi d’indirizzo generale che devono accompagnare la formazione locale”. Nel primo incontro di quest’anno 2019, il nostro Assistente P. Angelo ha “sbriciolato” alla comunità i primi dodici numeri che in sintesi dicono che: la formazione della comunità è compito primario del Consiglio, il quale deve preparare ogni singola persona a “comprendere l’identità del Carmelo nel mondo d’oggi e il servizio da rendere a Dio, alla Chiesa, all’Ordine e al mondo” e a vivere la spiritualità del Carmelo. Entrare nell’Ordine Secolare comporta un adeguato discernimento derivante da una buona informazione che aiuta la persona a una buona formazione, quindi a discernere se veramente c’è una vocazione. La formazione nell’OCDS dura sei anni. Il formatore (colui che una volta veniva chiamato “maestro/a”) deve essere di guida, quindi ben preparato al compito, ma soprattutto “vivere” ciò che insegna. Prima di aiutare gli altri il formatore ogni volta vede e rivede la “sua” formazione personale, arricchita, nel frattempo, dal suo vivere ogni giorno la spiritualità carmelitana, attraverso l’unione con Dio e con una vita pienamente eucaristica, sempre pronti a rispondere con sollecitudine ad una continua, doverosa e necessaria formazione, con la consapevolezza di averne sempre bisogno. A imparare non si finisce mai. La nostra Santa Madre Teresa di Gesù voleva proprio questo. A lode e gloria di Dio.
Trieste, 24 gennaio 2019
Vera Centi
(presidente ocds)
L'Assistente Pastorale nell'OCDS _ Dicembre 2018
Al giorno d'oggi è molto di moda
la religione "fai-da-te", basata su una conoscenza minima e delle
Scre Scritture e del Magistero della Chiesa: in questo modo sbagliare
l'interpretazione del tutto è molto facile. Fare parte di una Comunità assistita
pastoralmente da un sacerdote ci aiuta invece a restare sul giusto
"binario", ovvero a conoscere, poco alla volta, la Verità del
Vangelo, a metterla in pratica e seguendo gli insegnamenti della Chiesa, e per
noi Carmelitani viene anche dai nostri Testi Legislativi.
La nostra Comunità Secolare, insieme a tutte le Comunità della Provincia Veneta, negli ultimi tre mesi di quest'anno ha potuto approfondire il significato di "guida", di "Assistenza Pastorale nell'OCDS". Con l'aiuto di p. Angelo e seguendo delle schede di supporto, nel primo incontro abbiamo conosciuto Tobia, un racconto catechetico sapienzale, il quale dovendo compiere una missione affidatagli dal padre Tobi, trova come aiuto e "guida" l'arcangelo Raffaele. Attraverso l'arcangelo Dio si prende cura di Tobia e passo dopo passo lo porta a compiere con successo la sua missione, dandogli anche molto di più di quanto egli sperava: Tobia trova Sara e la sposa e guarisce il padre dalla cecità spalmando sugli occhi il fiele di un pesce pescato durante il viaggio e che Raffaele gli aveva consigliato di prendere. L'insegnamento è questo: quando il giusto si mantiene fedele a Dio, in qualsiasi momento della sua vita, Dio lo aiuta, esaudendo la sua preghiera, lo colma di ogni bene e lo riempie di benedizioni.
Nel secondo incontro la riflessione risponde alla domanda: perché questa guida?
Partendo sempre dalla Sacra Scrittura e dal nostro Testo Legislativo, troviamo che l'Assistente Pastorale della Comunità non è "il fac-totum" di qualche anno fa e i Secolari devono aver ben chiaro "cosa aspettarsi dall'Assistente e cosa non aspettarsi o non chiedere". "Il Padre Assistente può solo aiutare, sostenere, incoraggiare la Formatrice o il Formatore" (una volta chiamati Maestri). Nella Comunità nessuno è "maestro", ma siamo tutti bisognosi di aiuto e di essere continuamente "formati" per approfondire e cercare di vivere, a Dio piacendo, la spiritualità carmelitana-teresiana. L'Assistente deve "garantire la conoscenza e la formazione basilare dell'appartenenza e del legame con l'Ordine". Il Secolare accogli ed accetta di "attenersi" ad "alcune norme generali": vuol dire che abbiamo capito l'insegnamento, il quale deve diventare il nostro modo di sentire e di ragionare con l'OCDS, e l'"obbedienza" a questa regola ci porta a rinunciare sì al nostro "io", ma è anche quella che più ci aiuta a fare la volontà di Dio.
Nel terzo incontro S. Giovanni Crisostomo, in una sua omelia, scrive che la sua sicurezza e la sua difesa derivano dalla Sacra Scrittura e cita Mt. 28,20 dove Gesù dice: Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" e "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". Nei nostri Testi Legislativi è spiegato molto bene che la Chiesa ha affidato "il servizio spirituale e pastorale del Padri nei confronti dei Secolare OCDS". Non esiste il "fai da te". E' compito dei Frati assicurare una assistenza spirituale adeguata a tutte le Comunità OCDS, per "garantirne la fedeltà al Carisma, l'unità dell'Ordine e la Comunione con la Chiesa.
Far parte di questo Ordine Secolare Carmelitano Teresiano è per noi fonte di gioia e di una continua scoperta dei suoi tesori, tesori che cerchiamo di custodire nel silenzio e nella vita di ogni giorno. A lode e gloria di Dio.
Vera Centi
Presidente dell'OCDS
Convegno della Provincia Veneta 14-15 aprile 2018
Rispondiamo alla domanda di p.Bruno Moriconi "Quale delle Beatitudini, ritieni più diretta alla vocazione OCDS?"
Nella condivisione comunitaria la Beatitudine scelta è quella dei "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli" : l'atteggiamento è l'umiltà e l'abbandono totale della volontà di Dio.
Ho domandato: è proprio questa la Beatitudine che riteniamo "più diretta alla vocazione OCDS?"
Rileggiamo le Beatitudini e troviamo: "Beati i puri di cuore perchè vedranno Dio". Nelle note di un Vangelo leggo: "La purezza di cuore, poiché nella Bibbia questo è la sede dell'intelligenza e della volontà, equivale alla purezza delle intenzioni", in un altra Bibbia la nota scrive: "la purezza di cuore riguarda coloro che, senza doppiezze o divisioni stabiliscono il giusto rapporto con Dio e con il prossimo volendo piacere a Dio e non agli uomini. La loro ricompensa sarà la visione stessa di Dio, ora privilegio degli angeli".
In un salmo leggiamo: "non voglio nè sacrificio nè offerta, ma comunione con me". E in un altro salmo: "sta in silenzio davanti al Signore, ed Egli compirà la Sua opera".
Questo è ciò che Dio vuole per ciascuno di noi: compiere in noi la Sua opera di "comunione" con Lui.
Come Maria, la madre di Gesù, dobbiamo essere umili e abbandonati alla volontà di Dio. Dobbiamo coltivare l'"amore" per il Signore che passa attraverso la fedeltà alla Liturgia delle Ore; alla meditazione quotidiana del Vangelo e, imitando, per quanto è possibile, l'esempio di Gesù Cristo, aprendogli mente e cuore; amando la solitudine per meglio vivere la Presenza di Dio; amando il prossimo, per quanto possibile, perché è inabitato dalla SS. Trinità, cercando in ogni occasione e in ogni persona l'Amore di Dio e per Dio.
Attraverso questo impegno quotidiano d'amore e con la grazia di Dio, possiamo sperare in un giusto rapporto con Dio e con il prossimo e nell'unione con Lui per precedere la "visione" di Dio per poterlo "vedere" come lo vedono ora gli angeli. Per questo motivo ci sembra questa la Beatitudine "più diretta alla vocazione all'OCDS". Di conseguenza vivremo anche le altre Beatitudini.
A lode e gloria di Dio
Per la Comunità
la Presidente
Convegno OCDS - Verona (S. Fidenzio)
14-15 aprile 2018
Anche la comunità mdi Trieste ha partecipato al convegno con ottomembri, più la nostra "mascotte",
Lorenzo, che frequenta la scuola media e che quando la nostra comunità OCDS s'incontra con l'assistente, viene da Manzano con i genitori e prega con noi, partecipa e fa servizio di chierichetto durante la S. Messa solenne.
Come sempre ha riscosso la simpatia, a nche a S. Fidenzio, di tanti partecipanti, compreso l'oratore, con le sue argute domande e considerazioni.
Nei giorni precedenti, in sede, ci siamo preparati, rispondendo ai due quesiti, proposti da p. Bruno Moriconi sulle Beatitudini.
La nostra Presidente Vera ha esposto in sintesi il frutto del nostro lavoro.
Come sempre è stato un incontro con una cinquantina di altri membri della Provincia Veneta, alcuni nuovi, altri già noti da anni, compresi alcuni della comunità di Mantova.
Abbiamo condiviso la S. Messa, le preghiere liturgiche, i momenti conviviali e, soprattutto e con vivace
attenzione, il tema proposto da p. Bruno: " Vivere da laici carmelitani le Beatitudini".
A rendere il tutto ancora più attuale e viva è stata la proiezione di due testimonianze: quella di Mondadori e del cardinale Simoni, che nella vita hanno attuato, e continuano a farlo, il programma proposto.
Pierina Preden
Consigliera e Delegata OCDS Trietse
Attività dell'OCDS, rivolte a tutti dall'ottobre 2017
In parrocchia si svolgono due incontri mensili, aperti a tutti: uno presieduto dall'Assistente, P. Angelo, ed uno dalla Presidente dell'Ordine Secolare, Vera, o da un membro del Consiglio.
In ottobre l' Assistente ha commentato la lettera apostolica "Divini Amoris Scientia" di S. Giovanni Paolo II che il 19 ottobre 1997 proclamava S. Teresa di Gesù Bambino e del volto Santo "Dottore della Chiesa".
In novembre egli ha svolto il tema: Riflessione sulle costituzioni OCDS (proemio e prima parte: identità, valori ed impegno).
In dicembre ha proseguito la riflessione sulle costituzioni OCDS (seconda parte: la sequela di Gesù nel Carmelo Teresiano).
Negli stessi mesi la presidente ha commentato il significato della parola "Ordine", la consigliera Pierina il termine "Secolare" ed, in seguito, la presidente la parola "Carmelitano", il tutto per chiarire a noi, che già siamo inserite nella comunità ed in chi si avvicina all' Ordine, il carisma del Carmelo Teresiano, vissuto dai laici.
La consigliera Pierina
Un caro saluto ai nuovi confratelli dell'OCDS
Domenica, 5 novembre 2017, dopo la S. Messa, in cui i vari membri dell’OCDS hanno svolto il servizio di animazione liturgica, si è tenuto, nella cappella dei nostri Padri Carmelitani, il ritiro della presentazione di tre nuovi confratelli.
Da un anno Agata, Michela e Maurizio hanno frequentato, come simpatizzanti, gli incontri, tenuti dall’Assistente dell’Ordine, ed hanno maturato l’intenzione di entrare a farne parte. Con l’approvazione dell’Assistente e del Consiglio dell’OCDS, alla presenza di quasi tutti i membri dell’Ordine Secolare, si è svolta la cerimonia.
E’ iniziata con l’invocazione allo Spirito Santo ed è seguita dal dialogo tra il celebrante, la presidente ed i postulanti.
Il rito è continuato con le preghiere d’invocazione a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, alla Madonna ed ai Santi carmelitani e si è conclusa con la benedizione ed il canto della Salve Regina. E’ seguito un piacevole rinfresco in fraterna conversazione.
La mattinata è continuata con l’esposizione della presidente sul tema “Ordine” e la relativa trattazione, riportata sui “Testi legislativi”.
Nei prossimi giorni i nuovi confratelli si uniranno ai due, che li hanno preceduti da un anno, per partecipare alla formazione, secondo il programma, stabilito dal Consiglio Provinciale per tutti i nuovi membri del Triveneto.
Siamo felici che il nostro OCDS si arricchisca di nuovi e più giovani elementi, che accogliamo nella preghiera e con tanto affetto.
La consigliera Pierina
Relazione sul Congresso OCDS 2017
Il 21-22 ottobre si è svolto, a S. Fidenzio di Verona, il Congresso OCDS, per eleggere il nuovo Consiglio Provinciale.
Da Trieste vi hanno partecipato: la Presidente Vera e la Consigliera e Delegata OCDS, Pierina. Sia la Formatrice M.Grazia che la Formanda Rita hanno dovuto rinunciarvi per seri motivi familiari e di salute.
Sabato 21, dopo la preghiera dei Vespri ed un breve saluto del Delegato e della Presidente Provinciale, il Delegato Generale per l'OCDS, p. Alzinir Francisco Debastiani, ha presentato il nuovo libretto "La promessa ed i voti", a cui è seguita la condivisione con i presenti.
Sono seguite alcune precisazioni sul nuovo statuto da parte di Silvana, Presidente Nazionale OCDS.
Dopo la cena abbiamo preparato un sondaggio su possibili candidature per il nuovo Consiglio Provinciale OCDS.
Domenica 22, dopo la S. Messa e le Lodi, la Presidente Provinciale ha tenuto una breve relazione sul triennio 2014-2017 e proposte per il futuro (emerse dalla verifica delle comunità). Quindi si è passato alla presentazione delle candidature e si sono svolte le votazioni.
Il nuovo consiglio risulta così formato:
Presidente: Levi Linda
I Consigliera: Franz Rita
II Consigliera: De Grandi Brigida Silvana
III Consigliere: Conlani Giovanni
Quindi i vari membri hanno fatto un breve incontro per stabilire le singole cariche: Segretario, Tesoriere e Responsabile della formazione.
Dopo alcune comunicazioni, tra cui le date degli esercizi spirituali (22-26/08/2018) a Roverè Veronese, del prossimo convegno (20-21/10/2018) ed i saluti fraterni, siamo rientrati a Trieste.
La Consigliera e Delegata OCDS Pierina
A colloquio con il Vescovo
Devo premettere che, da quando il nostro parroco mi ha consegnato la preghiera, che il vescovo di Trieste ha composto per accompagnare spiritualmente la sua Visita Pastorale alle parrocchie, l'abbiamo pregata quotidianamente dopo la S. Messa feriale delle 8.30 e prima di quella delle 18 e delle 19 (festiva).
Venerdì 15/09 ho avuto un colloquio personale con lui e, dopo una preghiera alla Madonna, gli ho ricordato la difficile e triste situazione di quelle case di riposo, dove io porto la S. Comunione, che sono prive o scarsamente visitate dai sacerdoti delle parrocchie, nel cui ambito si trovano, soprattutto perchè essi sono ammalati o anziani. Mi ha ascoltato con viva attenzione e mi ha incoraggiato nella mia opera. Quindi mi ha dato una bella notizia, dicendomi che, proprio il giorno precedente, ha ottenuto il consenso del sacerdote don Cristiano Vertier di occuparsi di queste situazioni e di altre simili. Infine mi ha salutata lasciandomi un bel rosario a ricordo.
Nel pomeriggio ho partecipato all'incontro del Consiglio Parrocchiale con il Vescovo ed i rappresentanti delle varie forme di vita attiva nella nostra chiesa : la "S. Vincenzo", la "Tombola", il "GREST", il gruppo dei catechisti, il coro, le famiglie, i ragazzi ed animatori del GREST ed altre opere, le 5 comunità neocatecumenali, il "post-cresima", il diacono, i Ministri della Comunione. Io ho parlato del mio impegno di animatrice liturgica durante la S. Messa, la preghiera del S. Rosario, l'OCDS, di cui sono Consigliera e delegata agli incontri provinciali. Due sue frasi mi hanno toccato: "Fare la carità con intelligenza" e "Partire ed arrivare, in tutto ciò che si fa, all'Eucaristia".
Domenica 17, festa di S. Alberto di Gerusalemme, legislatore della regola dell' OCD, alle ore 10.15, il Vescovo ha parlato con i menìmbri dell'OCDS. Nonostante il maltempo eravamo presenti in nove, di cui sei con le promesse definitive, due formande ed una simpatizzante. Sono venute perfino una su sedia a rotelle ed un'altra con due stampelle. Gli abbiamo raccontato brevemente la nostra storia, il carisma che ci inserisce attivamente nella chiesa, i cinque incontri mensili (1 con l'Assistente aperto a tutti, con la Presidente aperto a tutti, 1 con la Maestra di Formazione e le formande, 1 con la Presidente e coloro che hanno già fatto le promesse definitive ed 1 con il Consiglio). Le quattro assenti erano giustificate per motivi di salute e di famiglia. Una di queste è stata visitata personalmente dal Vescovo a domicilio. Ci ha ascoltate con molta benevolenza e ci ha incoraggiate a continuare, soprattutto con la frequenza all'Eucaristia e la Preghiera liturgica delle Ore. Alcune erano già andate alla S. Messa, altre hanno partecipato a quella solenne delle ore 11, che il Vescovo ed il parroco hanno concelebrato durante la quale ad undici adolescenti della parrocchia è stata conferita la S. Cresima.
Alle 12.30 ho preso parte al pranzo, che è stato preparato per il Vescovo, i suoi due accompagnatori, i tre padri carmelitani, due seminaristi, un sacerdote che fa servizio all'Ospedale di Cattinara e tutti i membri del Consiglio Pastorale. Abbiamo concluso con il canto alla Madonna del Carmelo e reciproci incoraggiamenti, ringraziamenti e saluti.
Maria, Madre e Regina del Carmelo, prega per il nostro Vescovo
la Consigliera OCDS Pierina
Esercizi spirituali OCDS
(Roverè Veronese 26-30 luglio 2017)
La presidente Vera, la formatrice M.Grazia, la consigliera Pierina, la simpatizzante Michela ed il diacono Vinicio, marito della presidente ed autista provetto del mezzo per raggiungere la meta.
Il tema era "Abitare il Carmelo con Elisabetta della SS. Trinità".
Il relatore è stato p. Faustino Macchiela, che gentilmente si è reso disponibile a sostituire p. Roberto Fornara, ammalato.
Dopo l'incontro introduttivo di mercoledì ("La vocazione di ogni uomo") si sono tenute queste meditazioni nei giorni successivi:
- Il Carmelo una risposta;
- Sotto la guida di una regola;
- Nel dono di un tempo e di uno spazio di intimità;
- Nell'impegno di meditare giorno e notte la Parola di Dio;
- Il fascino dell'apostolato.
Domenica il padre ha concluso con l'ultima meditazione conclusiva: "Elisabetta, testimone di pienezza di vita".
Ogni giorno c'è stata la celebrazione della S.Messa, ricordando il Santo carmelitano, di cui ricorreva la memoria; la preghiera delle lodi, dell'ora media, dei vespri e dell'angelus.
Venerdì abbiamo celebrato la "Via Lucis" e sabato il S. Rosario con le meditazioni suggerite dalla Santa, alla luce delle fiaccole.
Durante le S. Messe sono state ricordate le varie comunità e domenica ci sono state preghiere personali libere.
Ogni giorno abbiamo fatto l'Adorazione al SS. Sacramento.
Alle varie meditazioni sono intercalati spazi per il "deserto" nel silenzio, continuato anche durante i pasti, ascoltando musica sacra.
Il sabato sera ci siamo riuniti per la condivisione, a cui hanno partecipato, con suggerimenti, constatazioni e commenti, molti fratelli.
Non sono mancate le confessioni con il relatore, il delegato provinciale e p. Mario (che ricordiamo sempre, grate per ciò che ha fatto nella nostra comunità, quando era Assistente dell'OCDS a Trieste).
Il tempo era favorevole, il cibo ottimo, i partecipanti noti, i dirigenti disponibili al massimo (la presidente nazionale Silvana, la presidente provinciale Linda ed i consiglieri provinciali Rita e Giovanni).
Ora spetta a noi attuare quello che abbiamo sentito e vissuto, nella nostra vita personale, nella comunità OCDS di Trieste e nell'ambito delle nostre varie incombenze in parrocchia e nei settori dove operiamo.
Che la Santa ci accompagni e benedica.
la Consigliera Pierina
Festeggiamo la Madonna di Gretta
Il 16 luglio si è svolta, come ogni anno, la Festa della Madonna del Carmelo.
Questa volta c'è stata una piacevole novità. Nel periodo precedente, uno dei nostri amici simpatizzanti dell'OCDS, Maurizio, d'accordo con il diacono friulano Leopoldo, si è messo in contatto con il nostro assistente ed il parroco di Gretta per organizzare un pellegrinaggio dal Friuli a Trieste.
E' arrivata una corriera con una quarantina di persone da vari paesi della provincia di Udine e Pordenone. Alcune delle consorelle dell'OCDS le hanno incontrate e con loro hanno partecipato alla preghiera liturgica delle lodi, alla S.Messa, animata dal loro coro, ed, al pomeriggio, ai vespri ed all'adorazione eucaristica.
Il nostro parroco ha preparato una catechesi sulla nostra spiritualità carmelitana ed ha rivestito molti dei presenti con lo scapolare della Madonna.
Abbiamo avuto uno scambio di cordialità che, con l'aiuto di Maria, speriamo si trasformi in rapporti più frequenti e costruttivi.
La giornata si è prolungata con un'altra solenne liturgia eucaristica pomeridiana, animata dal nostro bravissimo coro e dai membri dell'OCDS.
Al termine si è svolta la processione con la statua della Madonna per le principali vie del rione, cantando e pregando le lodi alla nostra patrona. Naturalmente la festa si è conclusa con un'allegra sagra rionale, musica, canti e mercatino.
Pierina
Ritiro OCDS ed elezioni del Consiglio
Domenica, 2 luglio 2017, dopo la S. Messa, i membri dell'OCDS hanno partecipato al ritiro. Alla presenzadel nostro Parroco si sono svolte le elezioni per il rinnovamento del Consiglio OCDS con i seguenti risultati:
Presidente : Ferrini Vera
I Consigliera : Bertuglia Santina
II Consigliera : Stradi Nella
III Consigliera : Preden Pierina
Delegata Secolare della Comunità : Preden Pierina
In seguito la consigliera Pierina ha tenuto una relazione sul tema "La comunione fraterna" (cap. IIIb delle Costituzioni - p.49-54 - dei testi legislativi) con riferimenti alla regola di S. Alberto si Gerusalemme.
Quindi la Presidente ha distribuito un questionario sul nostro personale comportamento rispetto la nostra regola e le promesse a cui ci siamo impegnati. Le nostre risposte personali hanno contribuito ad un'attiva condivisione, di cui hanno già fatto le promesse, le formande ed i simpatizzanti.
Ci siamo accordati per la partecipazione alle liturgie della festa della Madonna del Carmelo ed all'incontro con il Vescovo di Trieste, durante la sua Visita Pastorale in Parrocchia, a settembre.
La consigliera Pierina Preden
Comunità Carmelitana Secolare
L'1 e 2 aprile 2017, a S. Fidenzio di Verona, si è svolto il Convegno Provinciale OCDS della Provincia Veneta.
Sabato dopo l'accoglienza, abbiamo pregato il Vespro e sostato per l'orazione mentale.
Dopo il saluto a del delegato p. Aldo e della presidente provinciale Linda, si è tenuta la verifica del triennio: considerazioni sul passato e proposte per il futuro: condivisione di quanto emerso dalle comunità.
In serata, la consigliera provinciale Rita ha esposto una breve sintesi delle meditazioni precedenti di p. Gianni con momento di riflessione e preghiera silenziosa.
Domenica, dopo le lodi e la S. Messa, p. Gianni Bracchi ha esposto la relazione conclusiva sul n.43 del "Nuovo Millennio Ineunte" dal titolo "Spiritualità della comunione è infine saper "fare spazio" al fratello, portando i pesi gli uni degli altri (Gal. 6,2) e respingendo le tentazioni egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione, carrierismo, diffidenza, gelosie".
E' seguita un'attiva condivisione.
Della nostra comunità secolare carmelitana hanno partecipato: l'assistente p.Hermann, la formatrice M.Grazia, le consigliere Santina e Pierina, la formanda Rita ed i simpatizzanti: Michela, Anna, Maurizio con il figlio adolescente, che è stato accolto con tanto affetto, durante il suo attivo contributo alla condivisione.
La consigliera Pierina
Ritiro OCDS
Domenica, 26 febbraio 2017, si è svolto in parrocchia il secondo ritiro OCDS.
E' iniziato con la S.Messa, celebrata dal nostro assistente, ed animata liturgicamente dalle consorelle carmelitane.
Quindi ci siamo recate nella consueta sala, dove la formatrice M.Grazia ha commentato l'articolo 43 della nostra costituzione, preceduto dall'ascolto di un meraviglioso canto carmelitano che la consorella M.Teresa ha presentato per creare la giusta atmosfera sul tema.
E' seguita la condivisione di tutti i partecipanti.
Abbiamo poi pregato la liturgia dell'Ora Sesta ed abbiamo sostato, in viva cordialità per il pranzo.
Al termine M.Teresa ci ha regalato l'ascolto di un altro brano carmelitano e ci ha fatto assistere al filmato "Il processo a S. Teresa del Bambino Gesù", che ha dato adito alla presidente Vera di commentare i punti salienti.
Concludendo, M.Tersa ha mostrato un video sulla morte e risurrezione di Gesù, come itinerario verso la Quaresima e la Pasqua.
Al ritiro hanno partecipato le consorelle già nell'ordine con le promesse definitive, quelle in formazione e tre simpatizzanti, in un clima di serena e gioiosa cordialotà.
La consigliera Preden Pierina
L' ammissione ufficiale alla formazione nell' OCDS di Rita
Il 16/10/2016 avevamo gioito dell'ammissione della nuova consorella M.Teresa. Per motivi di salute è stata rinviata all'11 novembre quella di Rita.
Dopo la preghiera dell'Ora Terza e l'incontro con p. Herman sulla regola di S. Alberto di Gerusalemme, ci siamo recate nella cappella del convento dei nostri padri carmelitani. Erano presenti le consorelle Vera, Santina, M.Grazia, Pierina, Adele, M.Teresa, e due nuove simpatizzanti, Michela ed Agata, tutte vicine a Rita.
Si è ripetuta la liturgia precedente con la richiesta dell'interessata, le parole toccanti dell'assistente e la consegna dello scapolare e del testo delle costituzioni dell'OCDS, in un clima di affettuosa condivisione.
Pierina - Consigliera
Visita in parrocchia con le comunità OCDS del definitore OCD, p. Agostino
Lunedì 24 ottobre 2016, alla S. Messa delle 8:30, ha concelebrato p. Agostino, definitore OCD per l'Europa meridionale.
Naturalmente la nostra comunità secolare carmelitana desiderava poterlo incontrare con calma e martedì 25 l'abbiamo fatto.
Vi hanno partecipato: la presidente Vera, la formatrice M.Grazia, le consigliere Santina, Nella e Pierina e la consorella ammessa alla formazione, M.Teresa.
Il Padre ha ascoltato ciascuna con molta disponibilità e poi ci ha rivolto parole d'incoraggiamento e di approvazione. Ha puntato soprattutto sulla spiritualità carmelitana, basata sulla preghiera e la meditazione e la pratica delle stesse. Ha dato valore alla ricchezza spirituale, derivante dalla diversità dei doni personali, confluenti nell'unità d'insieme, secondo le parole di S. Paolo sul corpo e le sue membra.
Dobbiamo essere anche "Ministri della memoria" della nostra storia carmelitana ed operare nell'ascolto reciproco per aiutarci a maturare spiritualmente in serenità.
Poi ha firmato i registri con i verbali sugli incontri con l'assistente, p. Hermann, e quelli del Consiglio della Comunità, con parole di approvazione. Gli abbiamo assicurato la nostra preghiera e l'affetto fraterno ed abbiamo ricevuto da lui la benedizione.
Preden Pirina
consigliera OCDS
Relazione sul Convegno Provinciale della Provincia Veneta OCDS
Si è svolto a Verona (S. Fidenzio) il 22 e 23 ottobre 2016. Della nostra comunità carmelitana di Trieste vi hanno partecipato 6 persone: l'assistente p. Hermann, la formatrice M.Grazia, le consigliere Santina e Pierina, la formanda Rita e la simpatizzante Michela.
Dopo la preghiera del vesperi, il saluto di p. Aldo, delegato provinciale e quello della presidente provinciale Linda, abbiamo riflettuto sulle parole dell'Angelus, pronunciate da papa Francesco il 10/7/2016 sul tema "E chi è il mio prossimo?. (Lc 10,29)"
Siamo stati guidati da p. Aldo, in preparazione all'intervento che p. Gianni Bracchi doveva svolgere la domenica.
Infatti il giorno successivo, dopo la preghiera delle lodi e la S. Messa, il relatore ha parlato sul tema suggerito dalla lettera di S. Giovanni Paolo II Nuovo Millennio Ineunte (art.43): "Una spiritualità di comunione".
Il titolo della relazione era: "Spiritualità della comunione è pure capacità di vedere innanzitutto ciò che di positivo c'è nell'altro per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio: un dono per me, oltre che per il fratello che lo ha direttamente ricevuto". E' seguita una condivisione molto partecipata e pratica.
Il convegno si è concluso con il programma di formazione 2016-2017 ed altri avvisi.
Prima del rientro a Trieste, come facciamo spesso, siamo andati a salutare p. Armando, portando il ricordo di tutta la Parrocchia di Gretta e ricevendo da lui la benedizione ed il suo saluto per tutti.
La consigliera OCDS
Pierina
Nuove consorelle dell'OCDS
Domenica, 16 ottobre 2016, nella cappella del convento dei padri carmelitani, si è svolta una breve ma toccante cerimonia.
Maria Teresa e Rita, dopo un anno di incontri con i membri dell'OCDS, alla presenza dell'assistente, p. Hermann, ed altri con la formatrice Maria Grazia, hanno chiesto di essere ammesse ufficialmente alla formazione per poter far parte praticamente dell'Ordine Carmelitano Secolare.
La richiesta è stata sottoposta all'approvazione del Consiglio della comunità e dell'assistente ed è stata accolta all'unanimità.
Alla cerimonia era presente solo Maria Teresa, accompagnata dal marito e dal figlio, perchè Rita era ammalata e dovrà necessariamente rimandare prossimamente la realizzazione del suo desiderio. Tutto si è svolto nell'ambito di uno dei tre ritiri annuali, subito dopo la S. Messa.
Erano presenti con il parroco, p. Angelo, e l'assistente, che ha presenziato il rito, tutti i membri dell'Ordine, esclusi gli ammalati.
Sono seguiti la condivisione del pranzo ed il dialogo sugli argomenti proposti dalla presidente Vera.
Preden Pierina
Consigliera
Esercizi spirituali OCDS
Dal 24 al 28 agosto 2016 si sono svolti a Roverè di Verona gli esercizi spirituali per il nostro ordine secolare. Vi abbiamo partecipato in quattro, assieme ad una sessantina di membri di tutta la provincia triveneta. Il tema era: "Un cuore ascoltante nella terra del Carmelo" ed è stato svolto da suor Cristiana Dobner, carmelitana scalza, di nascita triestina. Il primo giorno, dopo l'accoglienza e la celebrazione della S. Messa e la preghiera dei vesperi, è stato introdotto il tema. Il giovedì, venerdì e sabato, dopo la S. Messa e le lodi del giorno, la suora ha parlato prima del profeta Elia e della regola dell'Ordine Carmelitano, redatta da S. Alberto di Gerusalemme, a cui è seguito il "deserto", per consentire la riflessione e l'approfondimento personale. Nel pomeriggio, oltre alla preghiera liturgica, è stata proposta l'adorazione eucaristica e la sera del giovedì il S. Rosario meditato, pregato da vari partecipanti, in processione con le torce lungo il percorso. Venerdì la suora ha parlato di S. Teresa di Gesù e S. Giovanni della Croce ed, alla sera, abbiamo pregato la via Crucis, con la stessa modalità del giorno precedente. Sabato sono state ricordate S. Teresa di Gesù Bambino e S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein). Alla sera si è svolta la condivisione sul programma svolto. Domenica la meditazione su Gerusalemme. Durante la S. Messa abbiamo rinnovato le promesse fatte. C'è stato tempo per le confessioni, sia con il delegato P. Aldo che con altri Padri (P. Mario e P. Roberto). Il sabato pomeriggio ha concelebrato con P. Aldo il Padre Provinciale, P. Aldino, che ha voluto condividere con noi la cena in cordialità. Il silenzio proposto è stato rispettato anche durante i pasti. Durante la S. Messa sono stati ricordati: i confratelli e consorelle defunti, quelli ammalati, gli assistenti, i responsabili ed, in modo particolare, le vittime del terremoto ed i loro soccorritori.
Pierina
La nostra festa: la Madonna del Carmelo
Sabato 16 luglio, alla presenza del Vescovo di Trieste, che ha celebrato solennemente la festa liturgica, l'OCDS ha partecipato con il servizio della presentazione, le letture, le preghiere, la consegna ai celebranti della pisside e del calice e la raccolta delle offerte dei fedeli presenti.
In attesa della S. Messa avevamo pregato il S. Rosario, a cui hanno partecipato tutti i presenti, mentre nei nove giorni precedenti, alla S. Messa del mattino e pomeriggio, abbiamo rivolto alla Madonna le preghiere della novena.
La domenica 17 abbiamo rinnovato la nostra presenza alla liturgia del giorno e, dopo la preghiera del S. Rosario, abbiamo partecipato alla processione. Essa ci ha riunite attorno alla nostra Madonna, rivestite del santo scapolare, cantando e pregando con tutti gli altri partecipanti, in un'atmosfera devota.
Sul piazzale sovrastante la chiesa, abbiamo ascoltato la toccante omelia del nostro parroco e cantato "Ave del Carmine", in onore della nostra mamma celeste.
Precedentemente, dal 7 al 10 luglio, due consorelle hanno partecipato al convegno nazionale di Sassone (Roma) sul tema "Famiglia e comunità OCDS".
Dal 24 al 28 luglio si sono svolti i nostri esercizi spirituali a Rovere di Verona sul tema "Un cuore ascoltante nella terra del Carmelo", tenuto da suor Cristina Dobner (carmelitana), al quale hanno preso parte parecchi dei nostri membri.
Pierina
Incontro OCDS di giugno
Il 18 giugno tutti i membri dell'Ordine Secolare Carmelitano di Trieste (ad eccezione di quelli ammalati) si sono incontrati in una sala della parrocchia di Gretta.
Sono intervenute anche le due consorelle in formazione ed una simpatizzante.
L'assistente, padre Hermann, era assente per una missione in un convento carmelitano in Irlanda, ma al suo posto, è intervenuta la presidente provinciale dell'ordine secolare, la consorella Linda Levi.
Dopo la preghiera dell' "Ora media" ("Terza"), la presidente ci ha parlato del convegno nazionale OCDS, che si è svolto a Roma (Sassone), dal 7 al 10 luglio, sul tema "Famiglia e comunità OCDS", a cui hanno preso parte le consorelle, Santina e Rita.
Quindi ci ha fatto riflettere su "Identità ed appartenenza", tema esposto da padre Gianni Bracchi al convegno OCDS della Provincia Veneta, nei giorni 2-3 aprile 2016.
Tutti i presenti hanno esposto il loro pensiero ed esperienza.
Quindi abbiamo letto e commentato il breve "Decalogo dell'appartenenza all'Ordine", suggerito dallo stesso padre Gianni.
Dopo la benedizione del nostro Parroco, abbiamo condiviso il pranzo in giovialità.
Al termine, ci siamo dati appuntamento per la Novena e per la festa della Madonna del Carmelo ed, in agosto, per gli esercizi spirituali a Roverè (Verona), non dimenticando le consorelle ammalate, che per noi offrono quotidianamente la preghiera e l'offerta delle loro sofferenze.
Salutando la presidente provinciale, le abbiamo donato un opuscolo sulla "Madonna del Carmelo a Trieste" e l'autrice, Vera Genni Vallon, il libro sui santi protettori d'Europa, tra cui la carmelitana S. Teresa Benedetta della Croce (al secolo Edith Stein).
La consigliera Pierina
Convegno O.C.D.S. della Provincia Veneta
Si è svolto il 2-3 aprile, a S. Fidenzio di Verona. Anche noi della comunità secolare carmelitana di Trieste (Gretta) vi abbiamo partecipato: la presidente Vera C. F., la formatrice M. Grazia P. B., le consigliere Santina B. e Pierina P. e Rita (in formazione), accompagnate dall'assistente p. Hermann.
Come sempre è stata un'esperienza di approfondimento e maturazione.
P. Aldo F. (delegato provinciale) è stato relatore del tema "Come vivere la Misericordia"; p. Gianni B. "Identità ed appartenenza" e p. Aldino C. (provinciale) "Illustrazione dell'icona della trinità di Rublev".
A conclusione p. Hermann ci ha portate nel santuario di S. Teresa del B.G. di Verona, dove abbiamo attraversato la Porta Santa e salutato il nostro indimenticabile ex parroco di Gretta, p. Armando T. .
Pierina Preden
consigliera OCDS
XXV anniversario di appartenenza nell’OCDS, con le promesse definitive, di Preden Pierina
Il 10 marzo 2016 ricorreva il XXV anniversario della mia entrata definitiva nella famiglia carmelitana come membro secolare.
Ho atteso il giorno 19, quando praticamente tutte le consorelle erano presenti all’incontro mensile con l’assistente, p. Hermann, e, quasi a sorpresa (eccetto le consorelle della comunità carmelitana secolare abitanti nella mia parrocchia di Gretta) ho dato il via ad un piccolo rinfresco che ha coinvolto pure i confratelli dell’ OCD operanti in parrocchia.
Ho ricordato il giorno delle mie prime promesse (ero l’unica), il 6/3/1988, fatte alla presenza del compianto p. Damaso e le definitive con p. Giorgio V., rivivendo quelle due giornate indimenticabili. Sono stata l’ultima ad assumere un altro nome: Miriam del Carmelo.
Era certo presente, in Spirito, la consorella Vilma C., che aveva condiviso con me l’emissione delle ultime promesse e che, dal cielo, avrà pregato per me.
Ringrazio il Signore e la Madonna del Carmelo per i doni che mi hanno dato in questi anni e mi affido alle preghiere dei padri e delle consorelle.