san francesco d'assisi pastore e martire
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Domenica 11 maggio 2025 ![]() Le poche righe del Vangelo di Giovanni (10,27-30) proposte dalla liturgia domenicale non toccano direttamente il tema della risurrezione, anche se siamo nel tempo pasquale, ma vanno, per così dire, ancora più indietro, al mistero trinitario («Io e il Padre siamo una cosa sola»). Fra Gesù pastore e i suoi discepoli corre una profonda comunione: le pecore ascoltano la voce del pastore e il pastore conosce le sue pecore. Conoscere e ascoltare sono verbi che indicano un dialogo profondo, una comunione nell'esistenza, non soltanto nelle idee. La comunione fra Gesù e i suoi discepoli coinvolge l'uomo intero: idee, amore, comportamento. Oltre a quanto detto, il passo di Giovanni sottolinea con forza l'idea dell'appartenenza: Gesù può dire le «mie» pecore e «il Padre me le ha date». Gesù è il Signore delle pecore, a lui appartengono e a nessun altro. Ed è da Gesù che le pecore ricevono la vita: «Io do loro la vita eterna». Ed è affermato infine, polemicamente, un dato consolante: nessuno può strappare a Gesù le sue pecore. È questo il motivo della sicurezza, sulla quale si fonda tutta la speranza del discepolo e della Chiesa. Dopo aver commentato il brano in modo sintetico e nella sua globalità, penso utile almeno due precisazioni particolari. La prima: due sono le note che caratterizzano, come dice Gesù, le sue pecore: ascoltare e seguire. Con una precisazione: ascoltare la sua voce e percorrere la strada che Egli stesso percorre. Dunque la comunità cristiana se vuole essere sale e luce anche in un mondo che cambia, come oggi si è soliti dire, non deve affannarsi in ricerche inutili e progetti diversi: la voce di Gesù è già risuonata e la direzione del suo cammino è già tracciata. Alla comunità cristiana è richiesta anzitutto la fedeltà della memoria, non anzitutto la genialità dell'invenzione. E la seconda precisazione: Gesù dice di donare la vita. Affermazione già ripetuta qualche riga prima del nostro passo (vv. 17-18): «Offro la mia vita per poi riprenderla. Nessuno me la toglie, la offro da me stesso... Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio». Gesù, stando a queste parole, dona la sua vita in piena libertà e, al tempo stesso, per un comando del Padre. Strana nozione di libertà. Strana per il mondo, ma non per il discepolo. Gesù ha più volte detto che la sua libertà non sta nel prendere le distanze dal Padre, ma nel fare in tutto al sua volontà. Libertà e obbedienza al Padre (che è sempre l'obbedienza al dono di sé) coincidono. Lo spazio vero della libertà è l'amore. | |||||||
___________ ![]() Affacciandosi dalla loggia centrale di San Pietro, il nuovo Papa, l’americano Robert Francis Prevost – che ha scelto il nome di Leone XIV – ha pronunciato le sue prime parole da pontefice: “La pace sia con tutti voi”. Nel suo primo discorso da Papa, ha voluto ricordare e ringraziare Papa Francesco, sottolineando con gratitudine il cammino tracciato dal suo predecessore. Al nuovo Papa la nostra obbedienza, fedeltà e preghiera. | |||||||
![]() ![]() ![]() CONSACRAZIONE DELLA NOSTRA CHIESA ![]() Domenica 27 aprile, nell’ottava di Pasqua, la nostra chiesa di Gretta (Trieste) è stata consacrata dal vescovo diocesano, Mons. Enrico Trevisi. La domanda che tanti si sono posti è stata: Come mai solo ora, dopo 55 anni che la chiesa è aperta al culto? Cerchiamo di rispondere. Il 4 ottobre 1970 Mons. Santin Antonio, vescovo di Trieste, benediceva la nuova chiesa e consacrava l’altare, aprendo così al culto quella che doveva essere una soluzione provvisoria, in attesa di costruire la chiesa vera e propria sopra quella che doveva essere una palestra secondo il progetto originario. Invece le cose sono andate diversamente: il provvisorio è diventato definitivo e la chiesa non è mai stata costruita. E così é stato. Nel corso degli anni la “palestra-chiesa” ha visto varie migliorie (un grande affresco nel presbiterio, una diversa disposizione del presbiterio, un organo elettronico, ecc.). Nell’ultimo anno, infine, la chiesa è stata completamente tinteggiata da renderla più luminosa e soprattutto è stato fatto un nuovo pavimento, chiaro e più adatto per una chiesa (il precedente sembrava quello di un garage!). Allora ci siamo chiesti perché non consacrare la chiesa? E’ definitivamente chiuso il discorso di una nuova chiesa, la situazione attuale del quartiere e dei fedeli che partecipano alla vita parrocchiale è più che sufficiente, inoltre vogliamo ricordare i 90 anni della presenza dei Carmelitani Scalzi a Trieste (1935-2025). Il Vescovo, entusiasta della proposta, ha accolto il nostro desiderio. E così siamo arrivati alla domenica della consacrazione. Tutto è stato preparato con cura e, i parrocchiani molto entusiasti, hanno partecipato all’evento. Fra pochi giorni verranno posizionate le 12 crocette sulle pareti unte con il sacro crisma. | |||||||
Domenica 11 Maggio 2025
62ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni | |||||||
Nella IV Domenica di Pasqua, si celebra la 62aGiornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni sul tema “Pellegrini di speranza: il dono della vita”. Nel suo Messaggio, il Santo Padre Francesco (pubblicato alcuni mesi fa) parla delle vocazioni, legandole strettamente al tema giubilare della speranza: «un dono prezioso che Dio semina nei cuori, una chiamata a uscire da sé stessi per intraprendere un cammino di amore e di servizio. Ed ogni vocazione nella Chiesa – sia essa laicale o al ministero ordinato o alla vita consacrata – è segno della speranza che Dio nutre per il mondo e per ciascuno dei suoi figli». Accogliere, discernere e accompagnare il cammino vocazionale, in particolare dei giovani, è ciò che per Francesco è più importante. Per questo, il Papa invita «gli operatori pastorali e vocazionali, soprattutto gli accompagnatori spirituali» a non avere paura «di accompagnare i giovani con la speranzosa e paziente fiducia della pedagogia divina. Si tratta di essere per loro persone capaci di ascolto e di accoglienza rispettosa; persone di cui possano fidarsi, guide sagge, pronte ad aiutarli e attente a riconoscere i segni di Dio nel loro cammino»
In questo nostro tempo, molti giovani si sentono smarriti di fronte al futuro. Sperimentano spesso incertezza sulle prospettive lavorative e, più a fondo, una crisi d’identità che è crisi di senso e di valori e che la confusione digitale rende ancora più difficile da attraversare. Le ingiustizie verso i deboli e i poveri, l’indifferenza di un benessere egoista, la violenza della guerra minacciano i progetti di vita buona che coltivano nell’animo. Eppure il Signore, che conosce il cuore dell’uomo, non abbandona nell’insicurezza, anzi, vuole suscitare in ognuno la consapevolezza di essere amato, chiamato e inviato come pellegrino di speranza. | |||||||
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IL MESE DI MAGGIO È DEDICATO ALLA MADONNA ![]() In parrocchia ogni giorni recitiamo il Rosario alle ore 17.30: preghiamo per il nuovo Papa e per la pace nel mondo. _______________________________ ANNIVERSARI DI MATRIMONIO | |||||||
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PRODOTTI CARMELITANI![]() | |||||||
Erboristeria carmelitana - Fin dal 1710 I Carmelitani Scalzi producono la Melissa, estratta dall’omonimo fiore, le cui proprietà medicinali sono riconosciute e apprezzate. Accanto all’acqua di Melissa sono stati affiancati altrri prodotti con le medesime proprietà. Chi desidera acquistare si rivolga in sacrestia dove può trovare anche liquori di erbe su ricette dei Carmelitani. _____________________________ | |||||||
La vita in Parrocchia: Alla pagina EVENTI vengono riportati articoli e foto della vita in parrocchia |
Grest
"Sarebbe bello se lo facessimo anche noi". Sono le parole di un gruppetto di ragazzi che, qualche anno fa, seguivano con meraviglia i canti ed i balli del Grest. Proposti quasi per caso hanno segnato l'inizio di una svolta, di un nuovo modo di vivere l'estate, ...
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